Oltre alla forma e alla sostanza c’è il percorso che conduce alle cose e alla loro realizzazione, lo sa bene Elena Tonra, voce e penna dei Daughter.
Ex:Re è il suo debutto solista e l’album omonimo, uscito ad inizio anno, è un piccolo tesoro da custodire gelosamente dopo averlo assaporato tutto d’un fiato.
Dieci brani che racchiudono l’esperienza di una rottura, un’incantevole lettera a se stessa che, in questa calda domenica di luglio, Elena regala a tutti noi. Il palco piccolo del Circolo Magnolia è una cornice perfetta per accogliere l’intimità di questo viaggio. Puntualissima, sale sul palco alle 22. Minuta, si posiziona da un lato e lascia protagonista la sua band. La partenza è lenta, sussurrata con “My Heart” e “Where The Time Went”.
“Crushing” è carica di tutto l’impeto che colora i momenti immediatamente successivi a una rottura, “New York” è una ballata struggente. Elena ha scelto i suoi compagni di viaggio: la batteria, il violoncello e il basso ad ogni tocco potenziano la sua vocalità cristallina e ammaliante. Colpisce e conquista la sua timidezza, il pubblico è sedotto e si lascia trasportare tra echi malinconici, virate dream pop e marce dalle tinte quasi rock.
Sfilano il dolore, le contraddizioni. Fragilità e forza insieme, a volto scoperto. Sintesi perfetta e imperfetta della macchina umana, che genera empatia.
Il finale è catartico sulle note di “Everybody’s got to learn sometimes” dei Korgies, “Change your heart, look around you/ Change your heart will astound you”.
Serata perfetta, cresce l’attesa per il secondo album.
Foto di Marco Colombo