L’album “Softer Faces” ha segnato un punto di svolta importante per i canadesi Living Hour, che si sono dimostrati decisamente più maturi e attenti a sviluppare il loro songwriting che ovviamente non ha perso nulla in raffinatezza e magia, ma si rivela più particolareggiato e dettagliato rispetto all’esordio.
Morbida popedelia che sconfina in una delicato dream-pop in cui però le chitarre e le melodie giocano a rincorrersi, a volte nascondendosi a vicenda dietro a dei sorprendenti fiati, ma con il sorriso sulle labbra, pronti a ricomparire e a riempirci il cuore, mentre i ritmi non sono mai così lineari come chiederebbe una dolcezza da cartolina. Questa è ancora una cartolina, se vogliamo, ma cangiante e piena di magnifici particolari che non dobbiamo farci sfuggire.
Nel frattempo ecco che due date italiane (imperdibili) sono annunciate per ottobre:
04 – Pisa – Caracol Concerti
05 – Bologna – Efesto