Quinto album per gli eclettici Ra Ra Riot, primo dopo il divorzio dalla storica etichetta Barsuk. Una separazione che non sembra aver scalfito l’entusiasmo del quintetto che sceglie di affidare la produzione di “Superbloom” a Kieron Menzies e Dean Reid (collaboratori di Lana Del Rey) e a Rostam Batmanglij, ex Vampire Weekend che si cela dietro il successo di Haim, Frank Ocean, Solange e Maggie Rogers.
Menzies e Reid sanno come creare una hit virale e Rostam è ormai una garanzia: suono fresco, frizzante, riconoscibile e adattabile agli artisti con cui lavora. Il rapporto con i Ra Ra Riot poi è di vecchia data, visto che aveva già prodotto un brano di “Need Your Light” (l’evocativa “Water”) e che lui e il frontman Wes Miles avevano pubblicato un album a nome Discovery dieci anni fa. Naturale quindi che tornassero a collaborare e il risultato non è niente male.
Ben costruite “Bad to Worse”, “Flowers” e “Belladonna”: indie pop svelto e a presa rapida con il falsetto appuntito di Miles, il ritornello killer, l’atteggiamento giusto. Divertente “Endless Pain/Endless Joy” con la batteria incalzante che spiana la strada a ballate prevedibili ma intense come “War & Famine” e “Gimme Time”.
L’allegria pop torna con “Bitter Conversation” e “This Time of Year” che flirtano con ritmi anni settanta e ottanta, ennesima dimostrazione che i Ra Ra Riot hanno deciso di non sbagliare un ritornello nemmeno quello di “Backroads” o “Dangerous”. Chiudono il cerchio una ballata riflessiva (“An Accident”) e la movimentata “A Check for Daniel” che ricorda Franz Ferdinand e Maximo Park.
Nulla di nuovo sotto il solleone insomma ma un po’ di sano e colorato amarcord. Nostalgia canaglia, una formula che funziona e riesce a suonare spontanea senza bisogno di algoritmi in un disco dal ritmo spensierato, perfetto per la spiaggia.
Credit foto: Rowan Daly