Il mese di agosto si chiude per noi nel nord del Regno Unito con una tappa a Newcastle-Upon-Tyne, dove stasera suoneranno The Spook School: quella di oggi è la seconda data del loro “Farewell Tour”, iniziato ieri a Edimburgo.
La band indie-pop scozzese, infatti, dopo tre album e numerosi concerti in giro per il mondo, ha deciso di sciogliersi: per fortuna per loro nessun litigio o discussione interna, ma la fine del gruppo è arrivata solo per una scelta, senza che la loro amicizia originale ne fosse intaccata.
Dopo qualche data estiva ai festival, i quattro ragazzi si sono imbarcati per questo ultimo tour nel Regno Unito, che sarà una vera e propria festa ogni sera: la venue originale ““ il Cumberland Arms ““ era andata subito sold-out, così gli organizzatori hanno deciso di spostare il live-show al più ampio Cluny, storico e prestigioso locale della città del nord-est del Regno Unito.
Siamo nella sala 2, un grazioso basement che sembra aver vissuto di rock n’ roll: la risposta della gente è più che buona e, nonostante il cambio di location, andiamo molto vicini al sold-out. Nel frattempo, ancor prima che inizi il concerto, la coda al banchetto del merch si fa lunga e tante persone iniziano a lasciare il loro ultimo e doveroso tributo al gruppo originario di Edimburgo.
The Spook School arrivano sullo stage del Cluny vestiti da improbabili astronauti, in attesa del lancio sulla luna alla fine del concerto: ovviamente non manca la battuta del sempre loquace e simpatico batterista Niall McCamley, prima che il concerto abbia inizio.
Quale modo migliore per iniziare un party se non con “Still Alive”, uno dei singoli estratti da “Could It Be Different”, il loro terzo e ultimo album, uscito a inizio 2018 via Alcopop! Records?
La voce del chitarrista Nye Todd si deve ancora scaldare, ma i ritmi sono subito alti e le chitarre incendiarie: non si riesce a stare fermi e la folla canta tutta la canzone insieme al gruppo scozzese, giusto per iniziare la serata nella maniera migliore.
E’ la bassista Anna Cory a prendersi cura dei main vocals nella nostalgica e malinconica “Less Than Perfect” che, nonostante alcuni momenti più riflessivi, sa come trascinare il pubblico di Newcastle grazie alle sue dolci melodie.
Non possiamo dimenticare di citare “Burn Masculinity” con il suo ritornello incredibilmente catchy, le sue chitarre fuzzy e un senso melodico davvero unico; è l’altro chitarrista Adam Todd, invece, a occuparsi dei vocals in “Richard And Judy”, estremamente veloce ““ cortesia di una sezione ritmica molto decisa – ma con un coro dal sapore agrodolce.
“Keep In Touch”, il nuovissimo singolo, realizzato proprio pochi giorni fa, ci ricopre di nostalgia con quelle sue atmosfere dolci-amare, ma comunque molto piacevoli, mentre il ritmo si abbassa in maniera decisa.
La vecchia “You Make It Sound So Easy” risulta più allegra e spensierata della sua versione su disco, “Binary”, invece, è irresistibile con i suoi coretti catchy che fanno cantare ogni singolo membro della folla, mentre “Try To Be Hopeful” chiude il mainset con un’ultima gradita dose di malinconia e ritmi piuttosto bassi.
Dopo un viaggio sulla luna, i nostri musicisti-astronauti preferiti tornano sul pianeta Terra e più precisamente sul palco del Cluny di Newcastle-Upon-Tyne per l’encore che si chiude con “I Want To Kiss You”, l’ennesimo anthem della serata, pieno di energia e intensità .
Un concerto di quelli da ricordare per sempre che segna sì la fine di una band, ma ci lascia ricordi indelebili: un’ora di divertimento, di festa, di gioia e di sensazioni melodiche perfette. Ora la vita va avanti, ma il passato non si dimenticherà . Mai. Thank you for the memories, guys!