Paolo Brusò non è nuovo a progetti che abbracciano più livelli artistici: reading musicali, composizioni, musiche per spot e il nuovo arrivato, Plainn.

Il disco d’esordio dell’ultima creazione è dedicato all’intimità  dell’abbracciare la chitarra e il piano, portando il suono acustico al centro di tutto. Se “Sins” ricorda Nick Drake, nell’incipit di “Take Care” risuona l’eco dei Blonde Redhead di “For the Damaged Coda” (sigla finale di “Rick & Morty”; in un simpatico commento un utente ha cercato la canzone digitando “ahhhh ahhh ahhh sad song”). I toni non sono dei più allegri, tuttavia canzoni come “My Star” e la strumentale “Plains” alzano il tiro.

Un buon lavoro, musicalmente delicato e pacato, caratteristiche difficili da trovare oggi. Merita un ascolto approfondito, meglio se da soli, per apprezzare appieno l’atmosfera invernale.

Photo credits: Andrea Paneghetti