Biglietto da visita che i giovanissimi Ash piazzavano sul mercato discografico. “Trailer” mette insieme i loro brani degli esordi e, fondamentalmente, serve a prepararci nel modo migliore a quello che sarà il fragoroso “1997”, primo capitolo di una lunga discografia, che uscirà ufficialmente nel 1996.
L’irruenza pop-punk di Tim, Rick e Mark esplode letteralmente in questi brani che accendono i riflettori sull’effervescente mondo musicale degli Ash, punta di dimante di un genere che in quel periodo, non solo in UK, era davvero gettonato. Cavalcate come “Get Out” o “Jack Names The Planets” brillano di luce propria e creano dipendenza immediata. In realtà non solo di pop-punk stiamo parlando, ma anche di melodie appiccicose (“Petrol”, con i suoi momenti di calma e l’entrata a gamba tesa della chitarra e il super classico “Uncle Pat”, dal giro melodico inconfondibile che funge praticamente da ritornello) e di belle bordate sonore, sporche a dovere, vedi la sguaiata “Intense Thing”. Tim dimostra di farsi valere decisamente alla chitarra, piazzando anche ottimi assoli, giustificando alla perfezione l’idea che, anche in tre, i nostri sanno davvero essere incendiari al massimo.
Un biglietto da visita quindi, come dicevamo in apertura, funzionale per esporre sul tavolo un po’ di quei gioielli e di quel piglio clamoroso nel songwriting, ora ancora in fase embrionale ma tutt’altro che poco invitante, che poi, gestiti alla perfezione da Owen Morris, andranno a rendere memorabile l’album “1977”.
Pubblicazione: 18 ottobre 1994
Genere: Britpop, pop punk, punk rock
Lunghezza: 24:15
Label: Infectious
Produttore: Ash, Tim Russell, Marc Waterman
Season ““ 3:00
Jack Names the Planets”“ 3:10
Intense Thing”“ 4:34
Uncle Pat ““ 3:12
Get Out”“ 1:29
Petrol”“ 4:24
Obscure Thing ““ 4:18