Nel 1979 Prince ha ventun anni, ma per qualche strano motivo va in giro dicendo di averne diciannove. è reduce da un avvio di carriera poco fortunato: “For You”, l’album d’esordio pubblicato il 7 aprile 1978, è stato un discreto flop. I dirigenti della Warner Bros non sono per nulla contenti. L’investimento fatto su questa giovane promessa del funk è stato ingentissimo. Per non parlare poi della fiducia concessagli: chi altri, se non il bizzoso talento di Minneapolis, avrebbe mai rifiutato l’opportunità  di farsi produrre da Maurice White degli Earth, Wind & Fire? E in piena epoca d’oro della disco, per giunta?

Il lavoro in autonomia è però sempre stata una necessità  per Prince, sin dagli albori del suo percorso artistico. Il desiderio di mantenere sotto controllo ogni singolo aspetto della musica da lui realizzata non l’ha mai abbandonato. Le poche volte in cui hanno provato a tagliargli via un po’ di spazio, ha iniziato a farsi chiamare qualcosa tipo O{+> e a scriversi la parola “schiavo” sulle guance.

Da ragazzo, tuttavia, qualche compromesso ha dovuto accettarlo senza fare troppe storie. Il primo risale a esattamente quarant’anni fa: “I Wanna Be Your Lover” è il singolo di successo che i capoccioni della Warner gli intimarono di scrivere se voleva sperare di avere un futuro nel settore. Quante cose sarebbero andate diversamente nella vita di Prince se questa canzone non avesse raggiunto l’undicesima posizione della Billboard Hot 100? Probabilmente sarebbe svanito nel nulla, e noi tutti avremmo perso l’opportunità  di scoprire il fulgido genio di un artista unico nel suo genere.

Non si tratta di un semplice brano, quindi; ma di un vero e proprio spartiacque nella carriera della popstar statunitense ““ un punto di non ritorno verso la gloria. Una spettacolare hit disco/funk che, tra chitarre scattanti alla Nile Rodgers e un finale strumentale dominato da un giro di basso bello cicciotto, apre nel migliore dei modi un album magari ancora un po’ acerbo, ma ricchissimo di indizi su quanto sarebbe arrivato in seguito.

La timida sensualità  di ballatone soul quali “When We’re Dancing Close And Slow” e “With You” prova a spegnere il fuoco che si alza dai virtuosismi elettrici di “Why You Wanna Treat Me So Bad?” e dall’hard rock hendrixiano di “Bambi”. Ci riesce? No, per niente. La lussuria è infatti una delle caratteristiche principali del lavoro: Prince, che in queste nove tracce canta quasi esclusivamente in falsetto, parla di amore e affetti ma ha già  il chiodo fisso del sesso.

Le armonizzazioni vocali nel ritornello della soffice “Still Waiting” e i gemiti di piacere che scandiscono il tempo della pulsante “Sexy Dancer” trasudano cupidigia da tutti i pori: un trampolino di lancio verso gli orizzonti smutandati di “Dirty Mind” e “Controversy”. Assai meno maliziose (almeno nel sound, intendiamoci) la dolciastra “I Feel For You”, dai più ricordata nella celeberrima versione che ne fece Chaka Khan nel 1984, e la malinconica “It’s Gonna Be Lonely”, uno straordinario lentone romantico di cui esiste persino una cover firmata da Mac DeMarco.

Siamo lontani anni luce dal meglio della produzione princeiana, su questo non ci sono dubbi. Impossibile però non lasciarsi stregare dall’estro creativo e dagli occhi di cerbiatto di un ventunenne dalla capigliatura così voluminosa. E se pensate che la copertina sia un capolavoro del cattivo gusto, è perchè non avete visto il retro.

Prince ““ “Prince”
Data di pubblicazione: 19 ottobre 1979
Tracce: 9
Lunghezza: 40:52
Etichetta: Warner Bros.
Produttore: Prince

Tracklist:
1. I Wanna Be Your Lover
2. Why You Wanna Treat Me So Bad?
3. Sexy Dancer
4. When We’re Dancing Close And Slow
5. With You
6. Bambi
7. Stil Waiting
8. I Feel For You
9. It’s Gonna Be Lonely