I Tiny Moving Parts sono una band emo-punk / math-rock del Minnesota: formato da una coppia di fratelli (William e Matthew Chevalier) e da loro cugino (Dylan Mattheisen), il gruppo statunitense ha pubblicato a settembre, via Hopeless Records, il suo settimo album, “Breathe”, ed è venuto immediatamente in Europa a presentarlo, facendo tappa anche a Bologna proprio poche settimane fa. Noi di Indieforbunnies.com li abbiamo contattati via e-mail subito dopo il loro ritorno negli Stati Uniti per parlare, oltre che del loro nuovo LP, del loro processo creativo, della loro casa discografica, del vinile e del loro recente concerto italiano. Ecco cosa ci ha raccontato il frontman Dylan Mattheisen:

Ciao, come state? Siete appena ritornati dall’Europa: come è andato il vostro tour nel vecchio continente? Vi è piaciuto il concerto a Bologna?

L’Europa è sempre un momento fantastico! Era la prima volta che suonavamo a Bologna, ma è stato uno dei nostri live-show preferiti del tour! Davvero una città  ordinata e pulita e poi abbiamo mangiato del gelato fantastico prima del concerto.

Ora state per iniziare un nuovo tour del Nord America: che cosa vi aspettate? Siete contenti?

Siamo sempre contenti per qualsiasi tour! In questo tour negli Stati Uniti saranno con noi Fredo Disco e Standards e sarà  una vera bomba andare in giro insieme a tutti loro. Ci aspettiamo sensazioni positive fantastiche e concerti pieni di energia!

In settembre è uscito il vostro settimo album, “Breathe”. E’ stato il vostro primo per la Hopeless Records: come è nata la vostra collaborazione con la leggendaria etichetta californiana?

Il nostro contratto con la Triple Crown Records era terminato e sapevamo che la Hopeless era interessata a noi. C’erano anche altre label, ma, dopo alcune telefonate e alcuni meeting con il loro staff, abbiamo capito che la Hopeless sarebbe stata la giusta scelta per noi! E’ incredibile lavorare per un’etichetta che ha nel suo roster band che seguiamo da quando eravamo dei teenager!

Il vostro nuovo album si chiama “Breathe”: ti posso chiedere se c’è un significato particolare dietro di esso?

Il disco parla di cercare di stare calmi e positivi nonostante i colpi che ti tira la vita on the road. Prendere un respiro profondo è un passo semplice e puo’ fare miracoli. Tutte le volte che sono stressato o mi sento ansioso, è pazzesco vedere quanto funzioni prendere un respiro.

Il vostro nuovo album è stato prodotto da John Fields, che in passato ha lavorato con musicisti pop come Goo Goo Dolls, The Rembrands, Jonas Brothers, Pink, Miley Cirus, solo per citarne alcuni: che cosa ci puoi raccontare di questa collaborazione? Che cosa ha portato al vostro sound?

E’ stato un piacere lavorare insieme a John. Lui ci ha aiutato a spingerci verso suoni differenti nella canzoni che abbiamo fatto insieme a lui. Credo che abbia fatto un ottimo lavoro con le melodie vocali e mi ha aiutato a far uscire il meglio di me stesso.

“Swell” è uscito lo scorso anno, mentre “Breathe” è stato realizzato a settembre: come siete riusciti a scrivere e registrare due LP in appena un anno?

Quando non siamo in tour, noi scriviamo sempre. Il fatto che ci piaccia creare musica è assolutamente un bonus per questa band. Non sembra essere un lavoro, ma un divertente progetto artistico che continuiamo ad aggiornare.

Secondo la tua opininione quali sono stati i principali cambiamenti in questo disco rispetto ai vostri lavori precedenti?

Cerchiamo di provare nuove idee per rimanere più unici possibili. Nella canzone “Vertebrae” abbiamo perfino usato un banjitar durante il bridge! Provare nuove melodie e nuovi accordi di chitarra sono alcuni esempi dei cambiamenti rispetto agli altri dischi. Non vogliamo essere monotoni e noiosi quando ascoltate le nostre canzoni!

Posso chiedervi dei testi del vostro nuovo disco? Da dove avete preso l’ispirazione, mentre li stavate scrivendo? Avete detto di scrivere di cose tristi, ma che questa volta volevate concentrarvi maggiormente su quelle positive: che cosa è cambiato nelle vostre menti?

Sembra un clichè dire che scrivere i testi è il mio sblocco, ma nel mio caso è veramente così. Scrivere di cercare di restare positivo mentre ci si sente giù sembra aiutarmi e aiuta a entrare in contatto con altre persone che hanno gli stessi problemi. Volevo solo cercare di portare sensazioni positive!

Che cosa ci potete dire del processo creativo nella vostra band? E’ qualcosa di collaborativo e magari “famigliare” o c’è una persona in particolare che scrive i testi e la musica?

Quando scriviamo una canzone, iniziamo sempre con un riff di chitarra! Creo qualcosa in camera mia e poi la porto in sala prove il giorno successivo. Bill si occuperà  della batteria e Matt del basso e sperimenenteremo idee differenti! Scriverò i testi alla fine e quindi cambierò le cose in modo che funzionino bene!

Ho visto che realizzate la vostra musica anche in vinile: che cosa ne pensate di questo formato che è ritornato alla grande negli ultimi anni dopo parecchio tempo? Vi piacciono?

Siamo dei fan dei classici dischi in vinile, sarà  sempre bello tenere in mano un disco fisico invece di un I-Phone che suona musica. Amo lo streaming per come è facile e semplice da usare per tutti. Amo la musica in generale, non importa in che forma venga presentata: se qualcuno la puo’ ascoltare e provare qualcosa, questo è ciò che conta!

Avete qualche nuovo artista interessante da suggerire ai nostri lettori.

In questo momento siamo in tour con Fredo Disco e Standards! Sono entrambe fantastiche band con ottime melodie.

Photo Credit: Chloe Muro