In questi giorni i Notwist sono alle prese con un mini tour italiano a supporto di “The Messier Objects”, quello che ad oggi può reputarsi come l’album più sperimentale della loro intera carriera. Dopo il sold-out della prima delle due date romane abbiamo avuto la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con il leader della band, Markus Acher, con cui abbiamo amabilmente parlato del trentennale della caduta del muro di Berlino, dei film di Sorrentino e delle anticipazioni sul nuovo album dei Notwist. Ricordiamo che i tedeschi stasera saranno alla Città della Musica di Napoli, per poi concludere venerdì 22 novembre al Cinema Lumiere di Pisa.
Ciao Markus come stai? Puoi spiegarci da dove nasce l’idea di suonare dal vivo “The Messier Objects”?
Ciao, qui a Roma va tutto bene! Da tanto tempo ormai componiamo e registriamo come Notwist musica per spettacoli teatrali, film e sketch radiofonici, tuttavia si tratta di un approccio completamente differente rispetto a quando lo facciamo per pubblicare album classici. All’epoca decidemmo di mettere il tutto su disco, “The Messier Objects” appunto, e l’abbiamo proposto svariate volte dal vivo al festival che curiamo a Monaco, l’Alien Disko. Suonandolo dal vivo, però, ci siamo accorti di come fosse divertente slegarlo dai contesti che avevano ispirato ogni singola canzone, così abbiamo deciso di riproporlo più spesso live e ora eccoci qui.
Com’è nata l’idea del disco all’epoca? E quanto il lavoro dell’astronomo Charles Messier vi ha influenzati?
All’inizio l’idea originaria era di separare la musica dalle immagini e dalle storie che gli si potevano cucire addosso, ma soprattutto doveva essere qualcosa che rappresentasse la nostra storia. Sono un amante della musica per sonorizzazioni e delle pubblicazioni della label Ghost Box degli anni ’70 e avrei voluto fare qualcosa del genere. Il lavoro di Messier è stato fondamentale per catalogare le stelle comete e per aiutare i cacciatori di comete a saperle riconoscere, noi come lui abbiamo fatto nostri frammenti, esperimenti e idee per cacciare canzoni.
Gli show che state tenendo in questi giorni sono fortemente legati ai visuals.
Per questi concerti abbiamo chiesto al nostro amico Anton Kaun di fare dei visuals che improvvisa dal vivo con la musica che suoniamo. Questo ci aiuta a far uscire questi pezzi dai loro contesti originali per assumere una nuova forma.
Proprio in questi giorni il mondo celebra i 30 anni dalla caduta del Muro di Berlino. Allora eri un teenager, come hai vissuto la storia?
Vengo dalla Baviera del Sud e in quegli anni Berlino era qualcosa di totalmente lontano da me. Ricordo di aver vissuto la cosa principalmente dalle notizie in TV e da qualche racconto di alcuni amici dei miei genitori dell’Est. Solo crescendo l’idea di una Germania separata ha avuto un impatto su di me, ho conosciuto tanti amici che hanno sofferto durante quegli anni, alcune loro storie sono strazianti e difficili da credere. Credo che ancora oggi in Germania ci sia una ferita aperta che condiziona sia i politici sia la vita di ognuno di noi.
Molti registi italiani utilizzano spesso la vostra musica nei loro film, il più famoso è stato senz’altro Paolo Sorrentino che ha chiuso il suo “L’Amico Di Famiglia” con “One With The Freaks”. Siete soddisfatti del suo lavoro?
Ho adorato tutti i film di Sorrentino che ho visto e tutti noi stiamo aspettando con ansia la seconda stagione di “The Young Pope”. Paolo è uno dei miei registi europei preferiti, ha uno stile unico, quindi è stato un grande onore quando ho saputo che aveva scelto un nostro pezzo per un suo film, mi ricordo che ero davvero felice.
Bene Markus per chiudere puoi anticiparci tra quanto avremo la possibilità di ascoltare nuova musica dei Notwist?
Negli ultimi anni abbiamo composto tanta musica per film, oltre a lavorare in altri mille progetti paralleli come Spirit Fest o Alien Ensemble. Inoltre sono 4 anni di fila che organizziamo il nostro festival Alien Disko che si svolge ogni dicembre. Tutto ciò ha ovviamente ritardato la lavorazione per un nostro nuovo album, però posso dirti che ci siamo quasi e vorremmo finirlo per gennaio. Quindi sono abbastanza sicuro che nell’autunno prossimo potrete ascoltare nuova musica dei Notwist.
Photo Credit: Patrick Morarescu