Nostalgici degli anni ottanta e in crisi di astinenza da “Stranger Things”? Ci pensa Mattia Menegazzo in arte Mà¥tt MÅ«n (ex chitarrista e cantante di Evershed e Nemesis). Dopo aver pubblicato l’EP “The Red Room” nel 2018 si affida alla Beautiful Losers (già casa discografica di An Early Bird, Are You Real? e A Red Idea) per “Cosmography” uscito il 26 novembre.
Dieci brani sospesi tra sintetizzatori, drum machine, atmosfere dark amplificate dal cantato in inglese (marchio di fabbrica di Menegazzo). Ritmi elettronici che confinano spesso col synth pop moderno e contemporaneo dal forte sapore internazionale, ritornelli contagiosi (“E-motional”) e arrangiamenti che a volte ricordano il cosmopolita Andrea Mangia meglio noto come Populus (“Zero”).
Un esordio sulla lunga distanza che segna l’inizio di una nuova fase della carriera di Mattia Menegazzo, che con brani incalzanti come “Love Positronic” e il pop di “Hypersonic”, prodotti come tutto l’album da Andrea Liuzza, dimostra di poter puntare anche al mercato estero da sempre più attento a queste sonorità .