Nuovo album per questa grintosa e sensuale fanciulla che risponde al nome d’arte di Felin. Il nome non può ovviamente che farci venire in mente la parola “felino” e, proprio come una leonessa, la svedese si muove sinuosa, intrigante ma anche pronta a graffiare appena ne ha la possibilità .
L’album è decisamente materiale che scotta, vuoi per questo piglio accattivante della nostra fanciulla, vuoi anche per una produzione furbissima che non spinge l’acceleratore troppo nè sul pop nè sul rock, ma si muove in perfetto equilibrio, valorizzando accattivanti ritornelli da presa rapida ma anche momenti più energici e incalzanti. Un po’ Blondie, un po’ Iggy Pop, un po’ devota a suggestioni alla “Tarantino”, Felin si muove tra colori e suoni diversi, indossando varie maschere che le calzano sempre alla perfezione. C’è pure la ballatona con “Berlin” e pure una “Woman With A Knife” che ci ricorda non poco un classico degli Aerosmith, insomma non manca proprio nulla.
Un disco da ascoltarsi in macchina: via, senza pensieri, sole o pioggia che sia, “Reckless Dreamers” può essere una colonna sonora perfetta.