No, non è il blasonato “Kick Out The Jams” che vogliamo festeggiare oggi ma il secondo album dei ruvidissimi MC5: “Back In The U.S.A”. Il disco in cui i cinque anarchici musicisti di Detroit capaci di rappresentare sul palco la rabbia della generazione cresciuta dopo la seconda guerra mondiale sembravano essersi dati una sonora calmata. Abbandonata la Elektra, etichetta che li aveva fatti esordire trovandoli poi troppo difficili da gestire, gli MC5 pieni di debiti avevano firmato per la Atlantic.

“Back In The U.S.A.” era l’album della disillusione dopo il successo, dopo il furioso dibattito scatenato dall’atteggiamento di una band che non aveva certo paura di esprimere posizioni controverse. Il disco dell’allontanamento dal manager e “Padre Spirituale” John Sinclair e dal White Panther Party, influenzato dalla presenza di Jon Landau (futuro manager di Bruce Springsteen).

Giornalista e critico musicale alla prima esperienza come produttore, Landau ha condotto per mano gli MC5 verso orizzonti musicali più vicini al rock classico come dimostravano le cover di “Tutti Frutti” di Little Richard e “Back In The U.S.A” di Chuck Berry. L’anima distorta e ferale di “Kick Out The Jams” ne emergeva fortemente addomesticata, relegata a brani come l’inviperita “The American Ruse” e “The Human Being Lawnmower” che si scagliava contro la guerra del Vietnam, opinione già  ampiamente espressa dagli MC5 nel 1967 con l’esibizione al Grant Park di Chicago.

“Back In The U.S.A” è stato l’estremo tentativo di fare “un album rock perfetto, pulito e ordinato” come hanno ammesso gli stessi MC5 in un’intervista a un giovane Nick Kent uscita su “Frendz Magazine” il 31 marzo del 1972. Wayne Kramer anni dopo ha confessato senza problemi che quel secondo disco era fin troppo scolastico nei suoni e rispettoso delle regole, pur non rinunciando a regalare qualche brano da ricordare. Un passo di lato in una danza sfrenata che avrebbe portato a “High Time” canto del cigno di una band ormai prossima al definitivo scioglimento.

Data di pubblicazione: 15 gennaio 1970
Registrato: estate – autunno 1969
Tracce: 11
Lunghezza: 28:08
Etichetta: Atlantic
Produttori: Jon Landau

Tracklist
1. Tutti Frutti (Little Richard Cover)
2. Tonight
3. Teenage Lust
4. Let Me Try
5. Looking at You
6. High School
7. Call Me Animal
8. The American Ruse
9. Shakin’ Street
10. The Human Being Lawnmower
11. Back in the U.S.A. (Chuck Berry Cover)