“Sex Education” è diventata nell’arco di appena due stagioni una delle serie targate Netflix più chiacchierate. Laurie Nunn che l’ha ideata e i registi Kate Herron e Ben Taylor hanno indubbiamente creato una storia vivace e ironica, trasformando il liceo Moordale in un piccolo microcosmo che gira attorno al sedicenne Otis, terapista sessuale per caso e per destino, a Maeve, Eric e Ola.
Parte dell’attrattiva della prima e della seconda stagione è la colonna sonora, curata dal music supervisor Matt Biffa assistito da Ciara Elvis. Biffa ha lavorato anche a “The End of the F***ing World”, “Snatch”, “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, “Paddington” e “After Life” e questa volta ha reclutato Ezra Furman per comporre parte della musica che accompagna le avventure sessual- sentimentali dei protagonisti.
Compito non semplice ma affrontato con entusiasmo, sulla scia di film come “Breakfast Club” e “10 cose che odio di te” a cui i creatori di “Sex Education” si sono ovviamente ispirati. Chi conosce gli album di Ezra Furman sa quanto l’adolescenza con relativi dubbi, desideri, ansie, passioni sia presente nei suoi testi e lo è anche in questi diciannove brani.
Alcuni già noti, pubblicati negli ultimi dischi e riarrangiati per l’occasione, altri creati appositamente. Gli inediti non sono tanti ma di qualità . Colpiscono soprattutto l’onestà senza filtri di “Every Feeling”e “Amateur”, l’intimità espressa in “Care” e “La Madrugada”: una ballata pop vulnerabile che brilla in una colonna sonora dove la rabbia lascia spesso il posto a ritmi più lenti e introspettivi.
Non siamo ancora allo stato di grazia raggiunto da Graham Coxon in simili impegni ma Ezra Furman riesce a raccontare fragilità e tradimenti, insicurezze e stranezze teen senza giudicare nè salire in cattedra. Torna con tono leggero, tenero ma non sdolcinato, a calarsi in panni adolescenziali che forse non ha mai abbandonato.
Credit foto: Jessica Lehrman