Malena Zavala è donna e musicista sospesa tra due mondi: l’Argentina lasciata ad appena tre anni e l’Inghilterra dove si è trasferita con i genitori di origine italiana. La convivenza non sempre facile tra culture così diverse è centrale nel cammino musicale che Zavala ha intrapreso da alcuni anni, prima con l’esordio “Aliso” e oggi con il secondo album “La Yararà ” (la zanzara, soprannome che le hanno dato da bambina).
Inglese e spagnolo si alternano con naturalezza in dieci brani molto curati che rappresentano una ricerca delle radici e un tentativo di trovare la propria identità , un posto a cui appartenere che va spesso costruito con le proprie mani. Malena Zavala produce, suona buona parte degli strumenti (chitarra elettrica, sintetizzatore, basso) ma usa anche ronroco e guitalele riuscendo a creare un mix personale e gustoso di elettro pop e latin folk.
Le due anime di Malena Zavala non si fondono completamente ma esistono fianco a fianco, fin dalle prime note di “What If I” che rappresentano idealmente un ponte tra il sound di “Aliso” e quello odierno, che emerge prepotentemente in “En la Noche”.
“I’m Leaving Home” è una dolce ballata elettro acustica, che fa da apripista alla parte più personale dell’album sintetizzata dalla coppia “La Yarará” ““ “Identity”. La voce della Zavala è versatile, comunicativa e vivace capace di passare dalle emozioni delicate di “Memories Gone” ai ritmi latini classici di “Compay” a quelli più moderni di “Paraná”, “Ritmo De Vida”e “Naturaleza”.
“La Yarará” ricorda senza imitarlo il percorso di riscoperta e accettazione fatto ad altre latitudini da Alynda Segarra degli Hurray For The Riff Raff e dalla colombiana Lido Pimienta, con un pizzico del sound orecchiabile di Rosalàa. Intimo, sofferto e a tratti spensierato conferma il talento di Malena Zavala e segna per lei un nuovo inizio.
Foto Credit: Sofia Boriosi