Mi piace davvero questo esordio dei ragazzi pugliesi che si portano dietro un ottimo sound col nome di Warmhouse. La compagine formata da Francesco Elios Coviello (lead vocals, synths, lyrics), Agostino Nestola (guitars, synths), Davide Cimmarusti (drums, backing vocals) e Pasquale Monti (bass guitar) ci regala con questo EP del debutto – registrato al REH Studio del Mat di Terlizzi con la supervisione e il mixing di Dario Tatoli (aka MAKAI) – più di un quarto d’ora di lodevole indie-rock a tinte british nel quale l’intro in drum machine della convincente opener “1984” ci proietta nelle chitarre a mezza via tra Arctic Monkeys e Interpol della successiva “Molko Monday”, egregiamente supportate da un prorompente basso che ben avvolge il tipico mood vintage della loro proposta.
La vera prelibatezza è però “Marble”, cupa eppure trascinante con il suo incalzare che, senza indugio, ci catapulta nell’ultimo brano “Pearl Moon” ancora più dark del precedente ma anche più di matrice new-wave con un potente quanto ficcante refrain.
Le premesse sono di tutto rispetto e ci auguriamo che presto arriverà un full-length che accenderà ancora di più i riflettori su questa ottima band.