Un napoletano tifoso del Napoli, un torinese tifoso del Toro e un lucano tifoso della Juventus mettono insieme le forze per rapinare un portavalori delle Poste Italiane il giorno di Juventus-Nantes, semifinale di Champions League del 1996.
Quella che potrebbe sembrare una barzelletta ispirata a veri fatti di cronaca, è invece la trama di questo divertente heist movie all’italiana perfettamente calato negli anni della riforma Dini e recitato molto bene da De Luigi, Morelli (anche soltanto sentirlo ringraziare la madonna di Pompei in napoletano varrebbe la visione), Ragone e Leo, a volte troppo caricaturali ma sempre in parte.
Manca una sceneggiatura capace di reggere la struttura a tempi narrativi incrociati e giustificare con costanza la natura farsesca dei personaggi (Boutique di Gianmarco Tognazzi è effettivamente un po’ troppo eccessivo e campato in aria) per farne un film completamente riuscito. E’ invece un gran piacere scovare i dettagli da cult disseminati un po’ ovunque, a partire dai nomi dei personaggi presi in prestito da vecchie glorie o panchinari di Juve e Torino.