Le copertine dei dischi a volte dicono tutto, come quella di “Red Medicine” creata da Jem Cohen. Il nome Fugazi scritto in rosso sull’amplificatore di Ian MacKaye nella parte superiore, una foto della band opportunamente rovesciata in quella inferiore. Descrizione perfetta per l’album che ha cambiato il modo in cui i fan vedevano i Fugazi, la percezione che avevano di se stessi e della musica che suonavano.
Nato dopo l’assalto sonoro dell’aggressivo “In On The Kill Taker” e relativo lungo tour, “Red Medicine” ha rappresentato la svolta sperimentale, inattesa, non da tutti accettata. I Fugazi si auto producevano con l’aiuto dell’ingegnere del suono Don Zientara e sfruttavano lo studio di registrazione in modo inedito, uscendo dalla propria comfort zone per esplorare nuove strade.
Diverso anche il luogo in cui sono stati concepiti questi tredici brani: la Guilford House in Connecticut, casa di campagna in cui Ian MacKaye, Guy Picciotto, Joe Lally e Brendan Canty si sono ritirati per settimane suonando da mattina a sera come Picciotto ha ricordato divertito in diverse interviste. Solo successivamente il risultato di quelle furiose jam session è stato portato agli Inner Ear Studios dove questo quarto album ha assunto la sua forma definitiva.
Paziente il lavoro di rifinitura in ogni canzone, sia nella musica che nei testi. “Do You Like Me” ad esempio sembrava una canzone d’amore, poi si trasformava in una riflessione su capitalismo e economia. “Version” vedeva Picciotto cimentarsi col clarinetto, strumento conosciuto e comprato per caso in un negozio di Dupont Circle e usato perchè aveva un suono affascinante e notturno.
Le chitarre erano ancora più taglienti e ossessive, il basso di Lally trascinava l’ira di “Bed for the Scraping” e “Birthday Pony”, brillava in “By You”. Picciotto e MacKaye avevano ormai trovato un equilibrio alternandosi al microfono come facevano sempre anche dal vivo. Brendan Canty passava da un drumming furioso (“Back To Base”anyone?) a toni incredibilmente melodici e ritmati in “Forensic Scene”, “Combination Lock” e “Fell, Destroyed” tripletta di brani che lasciava già intravedere l’evoluzione degli anni successivi.
“Red Medicine” è uno degli album più avventurosi dei Fugazi, quarantatre minuti ancora rabbiosi ma pervasi da un tenace rifiuto di qualunque catalogazione o etichetta musicale cucita addosso a MacKaye, Picciotto, Lally e Canty. “Now if you want to seize the sound / You don’t need a reservation“.
Data di pubblicazione: 12 giugno 1995
Registrato: gennaio ““ febbraio 1995 Guilford House, Guilford (Connecticut) e Inner Ear Studios, Arlington (Virginia)
Tracce: 12
Lunghezza: 43:48
Etichetta: Dischord
Produttori: Fugazi
Tracklist
1. Do You Like Me
2. Bed For The Scraping
3. Latest Disgrace
4. Birthday Pony
5. Forensic Scene
6. Combination Lock
7. Fell, Destroyed
8. By You
9. Version
10. Target
11. Back To Base
12. Downed City
13. Long Distance Runner