Acquari torna nella stagione dei bagni negati per rinfrescare la scena con un sound da beach party, senza paura nel proporsi come valida alternativa alle hit scontate di un’estate in lenta partenza.
Dopo l’esordio con “Plastica”, “Tu non ci sei” rimarca il strada scelta dall’artista verso sonorità dal piglio dance, con buon groove a sostenere lo slancio vocale di una timbrica giusta a cavallo fra Cosmo e i migliori Subsonica, ma con la giusta identità di scrittura. La qualità è alta, e Acquari sembra saperlo: nonostante il progetto stia muovendo i primi passi verso la spietatezza di un mercato abituato a ballare solo sopra le sue macerie, già si avverte l’odore di dinamite di un percorso che – se seguito con dedizione, costanza e coerenza – potrebbe portare la scena ad arricchirsi in pianta stabile di nuove parole e sonorità , ora che più ce n’è bisogno.
Insomma, Acquari torna e convince, ma sopratutto sembra quasi volerci raccontare la bugia che quest’estate sarà come le altre. E a noi, quasi quasi, tocca crederci, perchè – se davvero bugia è – l’artista è proprio bravo a raccontare favole.