Svegliaginevra è la mia cantautrice preferita.
Faccio subito coming-out per evitare che le mie parole possano apparire faziose, e per tranquillizzare allo stesso tempo ogni lettore riguardo al fatto che sì, le mie parole saranno – senza ombra di dubbio – faziose.
Ma che ci devo fare: sono bastati tre singoli alla giovane artista beneventana per farmi sentire il cuore a mille (cit.), senza possibilità di scrollarmi di dosso quella sensazione di trovarmi di fronte a qualcuno che parla di me. Dopo l’esordio con “Senza di me” e la conferma di “Simone”, Svegliaginevra tira fuori dal cilindro la hit perfetta per l’estate 2020, sospesa tra spiagge lottizzate e mari in affitto; “Come fanno le onde” trascina in alto mare l’ascoltatore grazie ad un ritmo serrato che si fa marea attraverso le correnti calde di un timbro soffuso, in equilibrio funambolico tra le spiagge della California e le scogliere della Costiera Amalfitana.
Si sente tutta la tradizione cantautorale nella scrittura elegante e semplice di Ginevra, ma respirando la salsedine dell’oceano a ridosso dell’abbraccio di qualche amaca dispersa in mezzo al Pacifico.
Ed è assurdo come, di pacifico, in “Come fanno le onde” ci sia poco o nulla: riflessioni su amori finiti e sull’eterno ritorno di uguali emotivi fanno da sfondo al dissenso gentile di un cuore cresciuto a pane e scena americana, prima di scoprire le penne italiane.
Ma non fatevi spaventare dalla mia prolassi di parole, perchè in Svegliaginevra c’è molto di più di una fredda (per quanto accorata) diagnosi letteraria: ci sono io, e ci siete un pò anche voi.
Innamoratevi di lei, perchè se lo merita, e non preoccupatevi: ho smesso di essere un tipo geloso.