Allora, esordisco dicendo che io Ciulla l’ho conosciuto, ci ho cantato insieme una canzone di Calcutta (particolari forse troppo personali, quasi toccanti, al limite dell’imbarazzo?) e abbiamo parlato di musica di fronte ai microfoni di Riserva Indie in quel di Carrara (e sì, questo particolare era necessario perchè la Riserva è un posto da difendere e una radio da preservare nelle sue persone, nelle sua musica e nelle sue parole).
Insomma, che il suo nuovo singolo fosse in uscita lo sapevo da un po’, anche se non succede spesso tra noi duri dell’indie (che ridere, e che male che mi fa, questa parolaccia) di chiederci come vadano i lavori e quindi, giuro, non avevo ascoltato nulla (prima della sua pubblicazione) di “Mamma ho perso lo stereo” a cantieri aperti. Dunque, a maggior ragione, all’uscita del brano mi sono fiondato a dare sfogo a tutta la mia curiosità divorando la hit gentile di uno che odia l’estate – perchè sì, caro Ciulla, voglio vederti così – e che quindi sa cantarla in modo degno, senza reggaeton e svendite di ormoni.
Di estivo, in “Mamma ho perso lo stereo”, c’è solo il profumo dell’atmosfera del pezzo, con quel suo incedere dinoccolato verso fantasie quasi adolescenziali già in odore di ricord0; la canzone diventa excursus autobiografico tra le volute di un ritornello congegnato per avvolgere l’ascoltatore prima di castigarne la fame di cadenze digerite ed immagini anestetizzate, attraverso l’enunciazione del mantra che regge tutto il peso esistenziale di “Mamma ho perso lo stereo”: “ti odio Peter Pan” è lo slogan di noi naufraghi della vita, alla soglia dei conti di fine mese (e degli inicipienti trenta) e alle prese con la convivenza forzata con noi stessi. Il tutto, misurato attraverso i dosaggi giusti di una produzione che non si preclude forti slanci autorali, pur nella sua referenzialità efficacemente calibrata: possono venire in mente i Canova (pace all’anima loro, nella settimana dello scioglimento) e anche Cremonini, è vero, ma perchè alle mie orecchie maliziose sin dai primi vagiti del brano è salita alle pareti del cervello una reminiscenza di Battiato?
Insomma, ottimo mix di idee per un brano soffice (oh, mi sembra l’aggettivo più adatto) quanto deciso e incisivo. Le rivoluzioni si fanno con la gentilezza, e Ciulla dentro di sè ha un cuore di farfalla.
E di Peter Pan.
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Il video di MAMMA HO PERSO LO STEREO è in anteprima su @billboarditalia 💥 Regia e soggetto: @bruno_ciancaglini Attore: @albertoparadossi