Edoardo Ponti dirige la mamma Sophia Loren in una dolcissima storia d’amore ambientata nella Bari più povera, popolata da puttane, clandestini e spacciatori, ma anche più genuina e ricolma d’un amore che travalica barriere di fede o razza.
Tratto da un romanzo di Romain Gary, il film può contare, oltre che sulla interpetazione calda e verace di donna Sophia, su una sceneggiatura semplice e lineare e sul colore di alcune divertentissime battute in dialetto.
Quello che viene a mancare è una regia personale capace di conferire profondità ad una storia che ne avrebbe meritata in più, che si limita invece a raccontare col pilota automatico e intramezzare le scene con fotogrammi mozzafiato del capoluogo pugliese.