I Charlie & The Cats sono dei soggetti assurdi, e per questo meravigliosi.

Carriera pluridecennale, una serie interminabile di sbronze e palchi alle spalle, un’ironia che taglia più di una lama e si affonda nelle viscere della risata, strappando all’ascoltatore qualcosa che va oltre il semplice divertimento per svalicare nell’auto-riflessione che deriva dal cinismo più intellettuale – anche laddove il dialetto, lingua portante del progetto, sembra ammiccare al popolare, al basso, al profano. Ed è proprio nella sacralità  del profano, nel richiamo delle radici, nel senso di appartenenza che si fa memoria e punto di costante (ri)partenza che i Charlie hanno trovato la forza e la voglia, a diciassette anni di distanza dalla pubblicazione del loro più celebre disco, di rimasterizzare i suoni della loro gioventù musicale, in un continuum arte-vita che più che mai nasce dalla necessità  di non perdersi, e di non smettere di divertirsi, divertendo.

Visto il tenore divergente della proposta musicale, anche la nostra intervista ha preso una direzione contraria a quella della routine, e le domande su “Greatest Tits (Deluxe)” cominciano con uno di quei quesiti che affollano le riflessioni esistenziali di tutti:

Domanda per rompere il ghiaccio: come vi piace il caffè?

CHARLIE: A me il caffè piace in tutti i modi… al momento mi sto adattando a quello turco perchè qui in Serbia, dove sono al momento, l’espresso non è granchè!

ALAN: A letto, forte ma un po’ lungo.

Come è stato rimasterizzare un album del 1993?

C: “Greatest Tits” era una raccolta di incisioni di varia provenienza, di cui alcune molto casalinghe; per noi contava l’idea e l’affetto che ci legava (e continua a legarci) al progetto, non abbiamo mai prestato troppa attenzione a suoni o arrangiamenti. Adesso, enfatizzando le frequenze si evidenziano anche gli errori, tra l’altro! Ma credo sia proprio questo il motivo per il quale lo trovo ancora un prodotto ancor più godibile e originale, perchè  autentico.

A: Beh, è come gareggiare ai giorni nostri con una NSU PRINZ!

L’ironia ai tempi di una pandemia mondiale, qual’è la chiave di lettura?

C: Beh, con questa pandemia in corso ormai da nove mesi cosa vuoi fare? L’unica è sdrammatizzare e guardare avanti tirando la cinghia, e sperando nella possibilità  di tornare a suonare al più presto.

A: La chiave e la modalità  di lettura, eccotela qui: perdere il gusto, la vista, l’olfatto, l’udito ed esser primi in classifica!

“Nutria” e “Pirlo” parlateci dei due brani inediti, di quello che ancora non sappiamo.

C: Come per quasi tutti gli altri brani, anche “Nutria” e “Pirlo” nascono da idee di svago e divertimento, non vogliamo comunicare altro che quello che ci viene in mente. E quello che ci viene in mente, solitamente, è deliziosamente fuori di testa!

A: “Pirlo”, solare e frizzante, da bere. “Nutria”, pelosa, setolosa e sulle sponde ritrosa!

 

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Non avete paura dell’effetto “minestra riscaldata”?

C: La minestra riscaldata – se è buona – è molto meglio di una minestra fresca ma insapore.

A: E’ una promessa: appena lo avvertirò… smetto!

Avete nuovi progetti per il futuro?

C: Il progetto principale è quello di suonare live, il nostro trio ha un considerevole impatto dal vivo e da quando saranno possibili i concerti significherà  per noi nuovi soundcheck, ovvero le occasioni durante le quali abbiamo composto la maggior parte dei nostri pezzi… chissà  che non ne esca fuori un “Great Greatest Tits”!

A: Fondare un Partito Brigate Ferie Libere. Ti vuoi unire anche tu?

https://youtu.be/o-1rf7yQ2xI

SIAMO TORNATI

Pubblicato da Charlie & the Cats su  Giovedì 15 ottobre 2020