Gulino, frontman dei Marta Sui Tubi, e il giornalista Andrea Scanzi firmano insieme il brano “Il Teatro è la mia chiesa”, prodotto da Fabio Gargiulo per Woodworm in distribuzione Universal.
Le note stampa lo definiscono come “Un inno impegnato e attuale, urgente e necessario, come dichiarazione d’amore ad un mondo che sentiamo troppo lontano, per celebrare chi sa trovare qualcosa di sacro fuori da una chiesa, dentro un teatro, in un racconto intimo e personale. Per gridare la fede di chi vede nel palco il suo santissimo altare”.
Dice Scanzi: “Non avrei mai pensato di scrivere una canzone. Ci speravo, ma mi serviva una spinta. Una congiuntura astrale. O un pazzo tanto bravo quanto scellerato che me lo chiedesse. Quel pazzo è stato Giovanni Gulino, che ha visto una mia diretta Facebook – e già questo è gravissimo! – ed è rimasto chissà perchè colpito da una frase che avevo buttato là senza accorgermene. La frase era “Il teatro è la mia chiesa”. L’avevo pronunciata poco dopo che il governo, con un DPCM, aveva deciso a ottobre di chiudere i teatri e tenere aperte le chiese. Mi pareva un’incongruenza sanitaria e un pessimo messaggio culturale. Da lì è nata la nostra collaborazione. E dunque questa canzone, che è poi un grido d’amore per il palco. L’arte. Il pubblico. Ovvero tutto che mi fa sentire, a tratti, addirittura vivo“.
Questo è quanto dice Gulino: “Ho scritto di getto strofa e ritornello, è incredibile come a volte l’ispirazione venga soddisfatta in pochi minuti quando hai chiaro il soggetto. Tutto è partito da una frase che Andrea ha pronunciato in una sua diretta; “il teatro è la mia chiesa”. Da lì ho cominciato a sviluppare una serie di parallelismi tra religione e performance artistica a cui probabilmente non avrei mai pensato senza le parole di Andrea. Mi è venuto spontaneo chiedergli se gli andasse di scrivere un altra strofa sulla base della mia linea melodica perchè glielo dovevo in qualche modo e perchè sapevo quanto gli fosse caro il tema trattato. Il teatro è la mia chiesa è una disperata dichiarazione d’amore e di mancanza verso il bellissimo lavoro che facciamo e che al momento ci è impossibile “professare”. Uso questa parola perchè salire su un palco non è solo lavorare, è trasferire vita, amore e speranza al pubblico. Questa è la nostra “Messa” in scena.”
Era un mio vecchio sogno, e non lo avrei mai realizzato senza Giovanni Gulino.
Esce oggi la “mia” prima canzone….
Pubblicato da Andrea Scanzi su Venerdì 11 dicembre 2020