Interpretato da un Elio Germanio, mi dicono dalla regia, straordinario (in realtà a me qui è parso un grande attore alle prese con una prova di defaticamento), l’ingegnere Giorgio Rosa costruisce la sua personale isola a largo di Rimini e lotta insieme agli altri “cittadini”per vederla riconosciuta come stato libero.
Questa strampalata e incredibile storia vera viene raccontata e diretta da Sidney Sibilia con divertimento e ritmo. A mancare sono forse un po’ di sfacciatezza e irriverenza in più, che invece non mancavano nella trilogia “Smetto quando voglio”.
Le due ore abbondanti di film scivolano via con leggerezza e piacere tra classici anni ’60 ballati sull’isola piattaforma, sole, temporali, partite a carte, sci nautico e carrellate di personaggi, forse poco approfonditi ma comunque piacevoli, e politici laccati e tramanti (Leone e Restivo sono interpretati rispettivamente da Zingaretti e Bentivoglio, loro si in forma straordinaria).