Se i Big Thief hanno raggiunto un successo più che apprezzabile, ciò è dovuto anche dalle qualità individuali dei suoi componenti che, in più di un’occasione, si sono distinti anche con le loro carriere soliste.
In questo caso vi parliamo di quella del loro chitarrista Buck Meek, che è arrivato al suo secondo LP, che segue di quasi tre anni il suo omonimo esordio full-lenght.
Realizzato dall’etichetta texana Keeled Scales, il disco è stato registrato nel luglio 2019 a New Orleans insieme al produttore Andrew Sarlo, collaboratore di lunga data proprio dei Big Thief, che si è anche occupato del mixing.
“Pareidolia” ci introduce verso un poetico mondo country-folk disegnato attraverso l’aggraziata e fragile voce di Meek accompagnata dalla chitarra acustica, da un drumming deciso e da un piano delizioso: il risultato è composto da leggere melodie e da una rara gentilezza che sa immediatamente toccare i cuori di chi ascolta.
Sebbene abbia un ritmo più alto e delle decise incursioni chitarristiche dal sapore rock, “Second Sight” rimane nel campo folk-rock, godendo di ottime armonie vocali, che impreziosiscono ulteriormente il lavoro del musicista nativo del Texas.
“Two Moons” poi è un brano folk semplice e delicato che ci sa scaldare ed emozionare grazie alla sua rara sensibilità e ai vocals morbidi e toccanti di Meek a cui si aggiungono una chitarra acustica e un piano dai toni assai gentili.
“Ham On White” inizia in modo decisamente soft, ma in seguito si aggiungono una leggera influenza psichedelica e inaspettati feedback e distorsioni.
Si torna, invece, su terreni country-folk più familiari nella successiva “Cannonball! Pt. 2” – seguito di un brano presente sul suo primo LP ““ che gode delle ottime armonie di Mat Davidson dei Twain.
Pieno di calore e molto confortante, questo “Two Saviors” dimostra che Buck Meek è un musicista e un songwriter talentuoso, capace di farsi notare anche al di fuori del contesto della sua band principale: un lavoro solido ed emotivo che ci regala trentasei minuti di emozioni sincere e sempre gentili.
Photo Credit: Robbie Jeffers