Cinque brani, cinque atti per raccontare la realtà , talvolta cruda, ingiusta, ma con un profondo romanticismo da rendere “Casa” de Le Zampe di Zoe un progetto paradossalmente più cinematografico che musicale: il duo bolognese rende vivide le immagini raccontate (“Pia” o “Portogallo”) tanto da sentire la necessità di fermarsi a formulare nell’orizzonte le scene cantate.
Le voci di Edoardo ed Elisa si combinano con gusto e la musica, tra arpeggi e ritmiche delicate, rende giustizia alla profondità dei messaggi. “Sacchetto per il vomito”, al di là del nome, lascia alla freschezza della ritmica un retrogusto agrodolce del testo, “Casa” si cala bene nella realtà attuale, dove il concetto di abitazione assume forme sempre diverse e “Pia” è la dimostrazione di una maturità sincera.
Quindi, scommessa vinta dal progetto di residenze Trasporti Eccezionali che si impegna nel promuovere artisti seguendoli nel percorso artistico: nel complesso mercato musicale contemporaneo, dove il ritmo frenetico rema contro il concetto di disco e ne distoglie velocemente l’attenzione,”Casa” merita un ascolto premuroso, sensibile perchè dimostra come ci sia ancora modo di raccontare la realtà e ha tutte le qualità per farlo.