C’è un pregiudizio che segue come un’ombra “Black Love”, quinto album degli Afghan Whigs: è il disco che piace alle donne, mentre in “Gentlemen” del 1993 si identificherebbe di più il genere maschile. Difficile capire i motivi di una piccola polemica che ha inevitabilmente penalizzato un lavoro molto diverso dall’illustre predecessore. L’idea di Greg Dulli era quella di realizzare un film noir che non si è mai materializzato, sono rimaste invece queste undici canzoni che di quella pellicola dovevano essere la colonna sonora.

Cinquantuno minuti dall’indole dostoevskijana che procedono spediti in un succedersi malizioso di delitto e castigo, colpe da espiare e piccole perversioni, tra personaggi poco raccomandabili ma decisamente affascinanti ispirati a James Ellroy e Kenneth Anger. Un viaggio nel lato oscuro capace di regalare momenti di rara intensità  come “Crime Scene Part One”, “Blame, Etc.”, “Night by Candlelight” con Shawn Smith ai backing vocals e attimi di infinita dolcezza come “Step Into the Light” e “Summer’s Kiss”, senza dimenticare due brani diventati col tempo veri classici: “Bulletproof” e “Faded”, infinita ballata rock destinata a diventare dal vivo una jam avvincente, tenace e trasgressiva.

Una delle critiche mosse di frequente agli Afghan Whigs di “Black Love” è quella di aver ammorbidito troppo il sound, rinunciando all’aggressività  in favore di un’atmosfera soffusa, pericolosa si ma fin troppo vicina a sonorità  classic rock: ignorando forse che anche nell’album numero cinque comparivano maratone chitarristiche rabbiose e distorte come “My Enemy”, “Going to Town”, “Honky’s Ladder”.

Lo scarso successo di vendite di metà  anni novanta è stato sanato dalla gustosa edizione celebrativa uscita nel 2016 in triplo CD, con diverse versioni alternative e inediti di pregio (“Regret”, “I Often Think of You” e “Staring Across The Water” in particolare). “Black Love” è il miglior album tra i peggiori come spesso viene ingiustamente classificato? No, semplicemente un gran disco che va oltre le differenze di genere.

Data di pubblicazione: 12 marzo 1996
Registrato: agosto ““ settembre 1995, Bear Creek Studio (Woodinville, Washington) e Robert Lang Studios (Shoreline, Washington)
Tracce: 10
Lunghezza: 51 :56
Etichetta: Elektra / Sub Pop / Mute
Produttore: Greg Dulli

Tracklist
1. Crime Scene Part One
2. My Enemy
3. Double Day
4. Blame, Etc.
5. Step into the Light
6. Going to Town
7. Honky’s Ladder
8. Night by Candlelight
9. Bulletproof
10. Summer’s Kiss
11. Faded