Come non festeggiare il compleanno di uno dei debutti più corposi nella storia della musica elettronica? Forse anche grazie a questo, la band  AWOLNATION non è passata sicuramente inosservata; dalla scoppiettante ed energetica “Burn It Down” alla ormai più che popolare “Sail”, “Megalithic Symphony ” è riuscito ad assicurare ad Aaron  Bruno una fama duratura nel panorama musicale dell’epoca ““ e un po’ anche di quello di adesso, altrimenti chi starebbe mai a parlarne ancora adesso?

“Megalithic Symphony” dimostra sicuramente l’immenso eclettismo di  Bruno, che mescola tutta una serie di generi che vanno dall’elettronica al punk, con una nota pop che fa da sfondo a un po’ tutto il disco. Il problema di questo tipo di lavori, però, è sostanzialmente uno. C’è chi riesce a creare una mescolanza di generi che va oltre il comprensibile, e la fa diventare una vera e propria opera d’arte ““ un po’ come ha fatto Poppy con “I Disagree”. C’è chi però non riesce nell’intento (o non se lo pone proprio come obiettivo), e fa solo un gran pasticcio. E qualcuno si starà  chiedendo, dove potremmo collocare “Megalithic Symphony”?

Diciamo tra i due estremi, non vogliamo rischiare di sbilanciarci troppo. Certo, il disco non sarà  uno dei capolavori più grandi che il panorama musicale abbia mai visto, ma il lavoro immenso che vi è dietro è innegabile. Come affermato in “Soul Wars”, Bruno ha tentato il successo con ben altre tre band in precedenza, e con nessuna di queste ha raggiunto il successo tanto agognato ““ e poi guadagnato con il progetto AWOLNATION, per l’appunto. Tra la diagnosi di ADHD (disordine da deficit dell’attenzione) e 15 anni di duro lavoro, l’artista è riuscito a prendere il controllo della sua mente e delle sue capacità . Come non congratularsi per questo, e riconoscere che non è più “inseguito dai boia”,  perchè è diventato  “il pilota della navicella”.

In “Kill Your Heroes” viene raccontata una vicenda incoraggiante ma commovente, è un pezzo che incoraggia a “uccidere i propri eroi”, le aspettative e i giudizi altrui (anche e soprattutto di chi ammiriamo) per renderci il nuovo punto di riferimento di noi stessi. In breve, esattamente quello che è riuscito a fare Bruno con la sua carriera musicale; già  solo per questo, il suo lavoro va rispettato e guardato con ammirazione, anche dopo anni dalla pubblicazione.

Unica nota davvero negativa dell’edizione Deluxe: oltre a “Sail” non mancano veri e propri gioielli come “Not Your Fault” e “Some Kind of Joke”. Dunque, perchè inserire nell’album non uno, non tre, ma ben cinque remix del primo brano citato? Certo, quando ci si ritrova una miniera d’oro per le mani è difficile non sfruttarla, ma a che costo ““ se poi il rischio è quello di annoiare?

Nonostante questo, almeno per due terzi (anche nella sua versione Deluxe), “Megalithic Symphony” si fa ascoltare dai fan di qualsiasi genere ““ tranne da quelli che non ascoltano mai più di tre minuti per brano, probabilmente. Un risultato che continua ad essere invidiabile dopo dieci anni, considerando l’immenso successo che di lì avrebbe avuto il progetto AWOLNATION.

Pubblicazione: 15 marzo 2011
Dischi: 1 / 2 (Ed. Deluxe)
Tracce: 14 / 32 (Ed. Deluxe)
Lunghezza: 52:52 (Ed. Standard) / 2:08:21 (Ed. Deluxe)
Etichetta: Red Bull Records
Produttore: Aaron Bruno, Jimmy Messer, Brian West

Tracklist:

CD1
1. Megalithic Symphony
2. Some Sort of Creature
3. Soul Wars
4. People
5. Jump on My Shoulders
6. Burn It Down
7. Guilty Filthy Soul
8. Kill Your Heroes
9. My Nightmare’s Dream
10. Sail
11. Wake Up
12. Not Your Fault
13. All I Need
14. Knights of Shame

CD2 (Ed. Deluxe)
1. THISKIDSNOTALRIGHT
2. Some Kind of Joke
3. Everybody’s Got a Secret
4. Soul Wars (Live in Salzburg, Austria)
5. MF
6. Swinging from the Castles
7. I’ve Been Dreaming
8. Shoestrings
9. Not Your Fault (Robert Delong Remix)
10. People (Thomas From Ghostland Observatory Remix)
11. Burn It Down (Innerpartysystem Remix)
12. Guilty Filthy Soul (Samantha Ronson Remix featuring Wale)
13. Jump On My Shoulders (Thomas From Ghostland Observatory Remix)
14. Sail (Borgore Pop The Sweating I’m Sailing Remix)
15. Sail (Dan The Automator Remix)
16. Sail (Feed Me Remix)
17. Sail (TDE Remix Featuring Kendrick Lamar & Ab Soul)
18. Sail (Unlimited Gravity Remix)