AJ Lambert, la figlia di Nancy Sinatra, aveva già  collaborato con il chitarrista dei Protomartyr Greg Ahee, pubblicando un album tributo a suo nonno Frank Sinatra. Ora i due hanno formato un nuovo progetto, chiamato Bloodslide, che include anche il batterista dei Preoccupations Mike Wallace.

Un EP uscirà  a luglio e la band ha condiviso il primo singolo, “Pica” che risente delle influenze sonore tanto dei Protomartyr che dei Preoccupation.

Ecco quanto la band scrive sul brano: “Pica, l’appetito compulsivo per sostanze considerate al di fuori del regno del consumabile accettabile, come ghiaccio, capelli, metallo. Volevamo concentrarci su questa attribuzione di caratteristiche “inaccettabili”, questa creazione di connessioni di valore anormali tra gli oggetti. Il nostro desiderio era quello di invocare simili attribuzioni divergenti di valore all’interno dello spazio visivo, in particolare tra i paesaggi digitali e il corpo come viene sperimentato nel momento iper-digitalizzato. Entrambi questi elementi sono profondamente connessi, la natura così come esiste nel suo stato indisturbato e il corpo umano sono entrambi entità  profondamente spirituali e sublimi. Eppure entrambi hanno avuto la loro forma plasmata e riproposta dalla loro digitalizzazione. Abbiamo creato rappresentazioni digitali di entrambe queste entità . Attraverso l’uso di serie di dati di immagini ML abbiamo creato paesaggi morphing, inquietantemente familiari ma non reali. E attraverso un software di imaging medico abbiamo creato corpi fisicamente accurati, ma ancora esplicitamente digitali. La nostra digitalizzazione di questi elementi quasi sacri ci permette di evidenziare le divergenti attribuzioni di valore che assegniamo a questi elementi quando li sperimentiamo nello spazio digitale, e il fatto che noi, come coloro che soffrono di Pica, stiamo costantemente combattendo un appetito di consumare questi fantasmi digitali. Man mano che il video procede, il nostro esame della vera natura di questi fantasmi diventa ancora più chiaro, mostrandoli per quello che sono. Ibridi di valore, che sono composti da innumerevoli elementi individuali, che si fondono e si modellano l’uno nell’altro. Una nuova evoluzione che non è più incatenata dai vincoli della fisicità  con cui sia la natura che i nostri corpi tangibili sono così intrecciati“.