Sono passati due anni esatti da “Paper Castles”, ma Alice Phoebe Lou è già  tornata con questo suo terzo LP, come al solito pubblicato in maniera autonoma.

Trasferitasi in Germania dal suo Sud Africa ormai oltre dieci anni fa, la musicista nativa di Kommetjie ha iniziato la sua carriera come busker nelle strade di Berlino: ora è passato parecchio tempo da quella esperienza e questo suo nuovo album, scritto durante il lockdown, risulta più personale dei suoi precedenti, toccando temi come l’amore, la perdita e il cuore spezzato.

Prodotto da David Parry dei canadesi Loving, il nuovo album è stato registrato live a Dresda insieme alla sua band.

Si inizia con “Only When I” dove la leggerezza della sua voce speranzosa è perfettamente abbinata a una strumentazione elegante e dai sapori jazz composta da piano, basso e batteria, mentre il ritmo non necessita di alcuna accelerazione.

Sebbene tutto possa sembrare semplice a un primo ascolto, la realtà  non è affatto così, come dimostra “Dusk”, altro brano decisamente raffinato e dalla grande tranquillità : i tocchi del piano sono accompagnati da un gentile clarinetto e dal basso, mentre Lou parla di amicizia.

“How To Get Out Of Love”, sebbene racconti di un tema triste come la fine di una relazione, è semplicemente incantevole con quei suoi delicati toni folk e gli angelici vocals di Alice che esprimono perfettamente la sua malinconia.

Il recente singolo “Dirty Mouth”, con le sue chitarre dai toni cristallini e il suo ritmo deciso, si sposta verso melodici territori indie-pop , mentre “Lover // Over The Moon” ci dona un prezioso tuffo nel folk più intimo che sembra voler disegnare i pensieri dell’anima della musicista sudafricana.

La conclusiva “Lovesick” infine ci colpisce con le sue eleganti influenze jazz che, se vogliamo fare un paragone moderno, ci ricordano Ryley Walker.

Un disco di classe, ricco di spunti interessanti, ma allo stesso tempo capace di mostrare il lato più intimo e sincero di Alice: la promozione è decisamente meritata per la musicista sudafricana che ci regala quarantacinque minuti di emozioni pure e raffinate.

Photo Credit: Andrea Rojas