Vanessa Peters pubblicherà il suo nuovo album, “Modern Age”, il prossimo 23 aprile via Idol Records.
“Modern Age” è un album rock moderno / classico che si rivela una sfida d’acciaio. Nel bel mezzo di un anno veramente buio, Vanessa e la band hanno cospirato per realizzare un album che sia allo stesso tempo potente ma anche giocoso, intenso ma sensibile, arrabbiato ma pieno di speranza. In “Modern Age”, troviamo ancora una volta Vanessa Peters scrivere e fornire canzoni di eccezionale potenza lirica e musicale, rafforzando ulteriormente la sua reputazione tra la nuova generazione di cantautori americani.
Undici tracce di pop / rock energico ma sempre melodico, che capovolgono le aspettative del precedente “Foxhole Prayers”, un’opera folk / rock di successo, profondamente introspettiva. Dagli accordi iniziali della title track, è ovvio che questo album va in una nuova direzione: collaborare a stretto contatto con la sua band italiana ha portato una nuova, rauca energia a questa raccolta che raramente è emersa prima, al di fuori dei concerti di Vanessa. Per anni è stato troppo facile collocare Vanessa in una specie di generica categoria “americana” quando in realtà i suoi dischi hanno sempre viaggiato dall’indie-pop all’alt-country, al folk sperimentale e al rock dei cantautori degli anni ’70.
Intanto è arrivato anche un ultimo singolo prima della release, “Valley Of Ashes” e qui sotto potete vedere il relativo video diretto da Rip Rowan e registrato a Lucca.
“Valley Of Ashes” si è originariamente ispirata al personaggio di Myrtle Wilson in “Il Grande Gatsby”: diversi anni fa infatti Vanessa aveva intenzione di scrivere un concept album basato su quel romanzo, in cui ciascuno dei personaggi principali avrebbe avuto la propria canzone, la propria vita all’interno del progetto. L’idea è stata poi abbandonata, ma molte di quelle canzoni sono state riscritte per diventare poi parte di “Foxhole Prayers”, l’ultimo lavoro discografico. E’ stato proprio in quella fase che “Valley Of Ashes” è nata ed è stata registrata a livello strumentale. Si trattava di una vera e propria eccezione sonora, in quanto è risultata fin da subito molto diversa dagli altri brani, e per questo, per quel primo momento messa da parte.
“Valley Of Ashes” si differenzia da qualsiasi altro brano firmato Vanessa Peters, è la prima canzone con toni “soul” che la cantautrice ha composto in tutta la sua carriera. La parte divertente è stata proprio quella di cimentarsi in una “lounge singer”, di cambiare ruolo, di distanziarsi parecchio dal proprio stile di canto e scrittura. E così, da una semplice melodia alla tastiera accompagnata da un’incantevole linea di blues guitar, il brano ha ripreso vita, e le parole, originariamente vicine al personaggio del romanzo sopracitato, hanno preso un’altra strada, più versatile, più universale.
Photo Credit: Rip Rowan