I Mercury Rev del 1991 erano molto diversi dalla band che avrebbe realizzato “Deserter’s Songs” anni dopo. La formazione allargata degli esordi era un sestetto dalla folle creatività , che in piena epoca grunge replicava con un mix furioso di chitarre e flauto, psichedelia e melodie fuori dagli schemi. Jonathan Donahue, Sean “Grasshopper” Mackowiak, Suzanne Thorpe e David Baker si erano conosciuti al college, nel campus della SUNY di una Buffalo cupa e post industriale, grazie alla radio WRUB di cui Baker era direttore musicale.

Le prime esperienze riguardavano soprattutto la sonorizzazione di film studenteschi, poi sono arrivati i live in gallerie d’arte con zero pubblico, poche ambizioni e ancor meno pressioni. Centrale in questo periodo la figura di David Baker: frontman sui generis, entrava e usciva dalla band dopo furiose litigate con Donahue e Mackowiak in un rapporto tormentato che era spina dorsale di questo primo disco e del successivo e ben più famoso “Boces”. I suoi testi visionari, spesso veri e propri flussi di coscienza (o d’incoscienza come a lui piaceva definirli) erano ispirati più ad Allen Ginsberg che ai Pink Floyd.

“Yerself Is Steam” è figlio di quel momento caotico e esplosivo: registrato da mezzanotte alle otto del mattino con lunghi periodi di pausa tra una sessione e l’altra, sei batteristi presi e poi lasciati in una corsa frenetica prima di affidarsi a Jimy Chambers. Il periodo passato da Jonathan Donahue alla corte dei Flaming Lips come roadie prima e come secondo chitarrista poi aveva portato in eredità  Dave Fridmann, reclutato come bassista part time. Una vecchia conoscenza di nome Dean Wareham dei Galaxie 500 dava invece il suo contributo in “Car Wash Hair”.

Cavalcate al fulmicotone come “Sweet Oddysee of a Cancer Cell T’ Th’ Center of Yer Heart”, le chitarre abrasive di “Syringe Mouth” e il mood elettro ““ acustico di “Frittering”, filastrocche allucinate come “Chasing a Bee” e “Very Sleepy Rivers” col suo sinistro rumoreggiare rendevano “Yerself Is Steam” un disco artisticamente tosto ma privo di appeal commerciale. Non stupisce quindi che abbia faticato a trovare una distribuzione e che a farsi avanti alla fine sia stata l’etichetta inglese Jungle.

Una firma destinata a cambiare la storia dei Mercury Rev, che sarebbero poi partiti in tour con i Ride guadagnandosi sul campo la fama di band feroce e imprevedibile, sempre sul punto di implodere (cosa fosse un loro concerto in quei primi anni lo si può capire ascoltando il live in Brixton del 1992). Un trentennio dopo di “Yerself Is Steam” resta il senso di libertà , di possibilità  musicali infinite aperte ad ogni evoluzione. La definizione più giusta di cosa i Mercury Rev stessero cercando di fare allora l’ha data proprio Baker: “Non sarebbe perfetto avere l’energia dell’hardcore e far piangere la gente?“.

Mercury Rev ““ “Yerself Is Steam”
Data di pubblicazione: 14 maggio 1991
Registrato: 1990- 1991
Tracce: 9
Lunghezza: 49:19
Etichetta: Jungle / Mint Records
Produttore: Mercury Rev

Tracklist
1. Chasing a Bee
2. Syringe Mouth
3. Coney Island Cyclone
4. Blue and Black
5. Sweet Oddysee of a Cancer Cell T’ Th’ Center of Yer Heart
6. Frittering
7. Continuous Trucks and Thunder Under a Mother’s Smile
8. Very Sleepy Rivers
9. Car Wash Hair (The Bee’s Chasing Me)