Attraverso l’inquietante spoken word di “Noir1” seguito dalla sua rumorosa variante “Noir2”, con un basso pulsante a scandire le note, che si apre il debut album di questo trio proveniente dalla modernissima Brno, seconda città della Repubblica Ceca.
Ed ecco che subito dopo il buon antipasto apparecchiato, la band composta da Antonàm Màka, Vendula PukyÅ¡ová e Peter Å tàmel prosegue le portate con un ricco menù a base di post-punk e noise-rock, come se piovesse!
Edito il 14 maggio scorso per la label Korobushka Records, l’album omonimo dei ragazzi cechi è stato registrato presso lo Bajkazyl Brno da Nichi Mlebom e si compone di dieci tracce, al netto delle due appena citate, attraverso le quali è possibile rinvenire una particolare attenzione della band nella ricerca delle sonorità che si manifestano ora con una dark a tinte gothic della spettacolare “Serotonin” ora nella nella postpunkiana “Make Cash” che evoca, nei riff, note alla “Warsaw” degli immortali Joy Division.
Davvero arduo scegliere il brano migliore lungo tutto il disco. Ogni singola traccia ha la sua peculiare melodia, distinguibile e riuscitissima come il noisy di “Seeing Things” ovvero il darkwave di “White Whales” – di sicuro una delle migliori contenute nell’album d’esordio – o, ancora, nella traccia di chiusura “Life Is Forever”, segnata da un puro stampo punk-rock con il suo vertiginoso giro di basso.
Ottima la prima!