Ma che deliziosi questi Salarymen che con l’ EP “Scene Change” arrivano al loro esordio. Il duo australiano si guarda indietro, musicalmente parlando, andando a pescare negli anni ’60 con un perfetto gusto retrò, frizzante, accattivante e coinvolgente al punto giusto.
Renee de la Motte e Thomas Eagleton si divertono un mondo andando a pescare in dolcezze pop piene di zucchero filato, in cui i loro intrecci vocali si sposano con ambientazioni realmente vintage.
Thom Eagleton dice: “Questo lavoro rappresenta un lato più lo-fi dei Salarymen. Ogni traccia ha uno stato d’animo e uno stile distintamente diverso, e ne siamo davvero orgogliosi come pacchetto completo. è stato registrato e prodotto interamente a casa durante una pandemia globale, e parte dell’angoscia è sicuramente incorporata nei testi e nello stile di produzione. Diciamo solo che essere disoccupato durante una pandemia ti dà un sacco di tempo per perfezionare il mix!”
A leggere queste cose ci si potrebbe preoccupare che il mood non sia affatto allegro e invece tutto viaggia solare e (in apparenza) spensierato, fin dalla batteria pimpante e la chitarra rumorosa di “Fine”. “Runaway” è sostenuta da una specie di organetto delizioso che da il tempo e la linea melodica su cui un cantato luminoso e sgargiante fa il suo ottimo lavoro. Anche in questo caso clamoroso l’assolo chitarristico nel finale.
“Abbiamo avuto la base della canzone per un paio d’anni, ma il testo è stato scritto molto di recente ed è stato finalizzato durante le chiusure del COVID, quando eravamo bloccati nello stesso posto tutto il giorno, ogni giorno. Il desiderio di uscire e viaggiare è sempre stato forte per noi, ma quando ci siamo resi conto che probabilmente non saremmo andati da nessuna parte per un paio d’anni, è stato veramente straziante, così è nata Runaway, che è un’espressione del senso di evasione che stiamo provando tutti“.
“That Man” è davvero un tuffo nel passato e scorre via piacevolissima, ma la vera perla è il mid-tempo di “Unlucky” che davvero è super-pop e dolcissima come una caramella. “Something to Me” parte bella carica, poi con l’arrivo della voce di Thomas si tranquillizza, fino al ritornello ad alto tasso pop. “Please” chiude il conto con i soliti profumi sixties.
Insomma, un primo passo che promuoviamo con grandi applausi!
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