A prima vista i No Kill potrebbero sembrare ottimi esordienti, invece chi bazzica il sottobosco indie sa bene che la band è attiva dal 2011 e questo vociferato album è stato annunciato molto tempo fa. Finalmente ci siamo, anche se dal progetto sembra non fare più parte Andrew Trouwborst, visto che si parla solo di Jamie Cogar come unica figura di riferimento. Poco male.
Lasciatevi conquistare dai riverberi agrodolci di un sound che non ha problemi a citare (e omaggiare) l’immaginario di band come Raveonettes o Jesus and Mary Chain. Meno eterei dei Mazzy Star, sanno creare il giusto muro sonoro con ottimi ritornelli.
Noise con eleganza.
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