Nuova intervista per Morrissey, stavolta con Sam Esty Rayner, in cui si parla si del nuovo album (“Bonfire of Teenagers”) ma sopratutto dsella pandemia, con il cantante che ha paragonato le restrizioni imposte dal governo alla schiavitù.
Quando Rayner ha descritto la società in era COVID come “la precisa descrizione della schiavitù“, Morrissey ha risposto: “Precisamente“. Ha aggiunto: “La nostra attuale libertà si limita a visitare i supermercati e a comprare divani. Il governo agisce come imperatori cinesi…’Vi permetteremo di vivere come noi se vi comportate bene’“.
Raynor lancia una palla d’oro per Morrissey, dicendo di aver notato come “Alcuni hanno cercato di zittirti a causa delle tue opinioni“, al che Moz ha risposto: “Non puoi cancellare qualcuno che è sempre stato cancellato. Quando mi avete visto l’ultima volta in televisione o sentito alla radio? Ho involontariamente inventato la condizione di essere cancellato! L’industria musicale non mi ha mai celebrato o offerto cibo gratis. Sono sempre stato trattato come un esperimento scientifico andato male. Ci sono abituato. Sono stato immune al fuoco nemico per molti anni. Indosso un giubbotto antiproiettile nella vasca da bagno. Mi sembra che appena una persona fischia, tutti cominciano a fischiare, e poi quando qualcuno applaude, tutti cominciano ad applaudire…ma questa è solo una teoria vaga“.
Morrissey, nella chiacchierata, ha ripetutamente affermato di essere apolitico: “Non ho ancora mai votato per un partito politico in tutta la mia vita“, ha sostenuto, “e il mio interesse si è fermato di recente perchè, beh, sono stato attaccato solo un paio di anni fa perchè avevo davvero colpito qualcosa (ndr: il suo sostegno al partito di estrema destra e anti-musulmano For Britain)”. L’essere apolitico non ferma comunque il cantante dal sostenere che il governo britannico è un “fallimento speculare” e che il recente omicidio di Emily Jones sia un sottoprodotto delle politiche di immigrazione del Regno Unito. Ha anche suggerito che non c’è differenza tra Joe Biden e Donald Trump.
Alla fine Morrissey e Raynor arrivano a parlare del suo nuovo album, che Morrissey ha dichiarato essere il “miglior album della mia vita“. Tuttavia, Morrissey è pessimista sulla possibilità di trovare un’etichetta per pubblicarlo: “Quasi non importa che l’album sia notevole. Quasi non importa che tu abbia un pubblico dedicato. Queste non sono più considerazioni importanti“.
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