“Slave Ambient” è il secondo album dei The War on Drugs, che uscì il 16 Agosto 2011 via Secretly Canadian.
Se le melodie e gli afflati del padrone di casa Adam Granduciel rimandano ancora una volta a mostri sacri dell’americana come Dylan e Springsteen, la band tutta è brava a cucire attorno uno folk-rock con debite tinte psichedeliche e space che rende il suono della band appassionante e suggestivo.
Massiccio, e determinante, è anche il novero dei collaboratori a questo lavoro, ed a propria volta importante la strumentazione coinvolta, dagli ottoni al moog, passando per synth polifonici, armoniche, Farfisa, effettistica più disparata, tastiere, drum machine.
Il risultato è un disco che, variegato negli animi e , per quanto eterogenei nel dna, senza particolari pezzi di punta (sia chiaro, non un male), scommette su atmosfere stratificate, sognanti, soffuse, rarefatte, brumose, evocative, spesso bagnate dallo shoegaze e dove altrettanto spesso le venature sintetiche a panneggiare gli sfondi. Con la scommessa stessa che si rivela, ai punti, vincente.
“Slave Ambient” è l’ultimo album dove nei credits finisce anche il co-fondatore e chitarrista Kurt Vile, che poi si dedicherà a tempo pieno ai suoi altri progetti, lasciando la band all’amico di vecchia data Adam Granduciel.
Il successivo lavoro sarà “Lost in the Dream” del 2014.
The War on Drugs – Slave Ambient
Data di uscita: 16 Agosto 2011
Durata: 46:42
Tracce: 12
Etichetta: Secretly Canadian
Produttori: Jeff Zeigler, Adam Granduciel, John Congleton
Tracklist
1. Best Night
2. Brothers
3. I Was There
4. Your Love Is Calling My Name
5. The Animator
6. Come to the City
7. Come for It
8. It’s Your Destiny
9. City Reprise #12
10. Baby Missiles
11. Original Slave
12. Black Water Falls