The Tubs sono nati nel 2019 dalle menti di Owen Williams e George Nicholls, entrambi ex comoponenti dei Joanna Gruesome: dopo gli ovvi rinvii dovuti alla pandemia e alcuni cambiamenti di line-up, ora la deliziosa band indie-pop inglese, di cui fanno parte anche Max Warren (basso), Steve Stonholdt (chitarra) e Matthew Green (batteria), è arrivata al momento del suo debutto sulla breve distanza pubblicato dalla sempre interessante Prefect Records insieme a quella solida garanzia di qualità che è la Trouble In Mind.
Scritto dai due titolari del progetto nelle campagne del Galles del nord, l’EP, composto di solo quattro canzoni per appena dieci minuti, è stato registrato da Jonny Coddington a Hackney, Londra.
“Illusion” ci trasporta all’interno del loro fantastico mondo indie-pop con quelle melodie chitarristiche cristalline e così calde che ci fanno innamorare immediatamente della loro musica, mentre Williams si interroga sulla realtà che vede riflessa nello specchio.
“The Name Song”, invece, non nasconde le sue influenze post-punk, ma rimangono le chitarre jangly che aggiungono al brano un adorabile e gustoso tocco pop, seppure i vocals risultino piuttosto riflessivi.
Nonostante le sei corde non perdano mai il loro senso melodico, la successiva “Two Person Love” sembra voler fare sembrano riportarci indietro di qualche decennio ““ in particolare quelle leggere spruzzate di deliziosi synth, che suonano molto ’80s.
Per chiudere l’EP The Tubs decidono di puntare sulla cover di “Crystal Ball” dei Felt: sicuramente non una scelta facile, ma quelle chitarrine deliziose che supportano i toni post-punk del brano ci indicano che la prova è stata superata a pieni voti.
Un debutto breve, ma ben costruito e molto piacevole: la voglia di assaggiare ancora altra loro musica è davvero tanta.
Photo Credit: Sion Thomas