Secondo quanto riportato dal sito americano TMZ il trentenne Spencer Elden, immortalato all’età di 4 mesi nell’iconica copertina di “Nevermind”, avrebbe intentato causa contro i membri ancora in vita dei Nirvana, l’estate di Kurt Cobain e il fotografo del celebre scatto Kirk Weddle accusando quella immagine di rappresentare materiale pedopornografico.
Nei dettagli del procedimento apprendiamo che ne Elden, ne i suoi tutori legali dell’epoca, avrebbero acconsentito di ritrarre i genitali del bimbo sulla cover di “Nevermind” e che la band promise di coprire le parti intime con uno sticker. Contravvenendo a questo accordo Cobain, Novoselic e Grohl avrebbero esposto il ragazzo, nel corso di tutti questi anni, ad operazioni di sfruttamento sessuale.
Pitchfork riporta alcuni dettagli contenuti nella causa:
Nessuno ha mai autorizzato l’uso di qualsiasi immagine di Spencer o di sua somiglianza, e certamente non di materiale pedopornografico commerciale che lo ritragga.
e ancora:
Il danno permanente che ha subito include disagio emotivo estremo e permanente con manifestazioni fisiche, interferenza con il suo normale sviluppo e progresso educativo, perdita permanente della capacità di guadagno, perdita di salari passati e futuri, spese passate e future per cure mediche e psicologiche, perdita del godimento della vita e altre perdite da descrivere e provare al processo di questa materia.
La richiesta di risarcimento avanzata è di circa 150.000 dollari per ogni parte citata in giudizio.
Già nel 2016, in occasione dei 25 anni di “Nevermind”, Spencer Elden, intervistato da GQ Australia, aveva esternato tutto il suo dissenso per quello scatto:
E’ una merda. Ad essere onesto sono incazzato. Recentemente pensavo ‘e se non fossi stato d’accordo nel mostrare il mio pisello a tutto il mondo?’… non avevo scelto.