Si intitola “Apocalyptic Dream” il nuovo EP dei Plug Out Head, un quartetto originario di Reggio Calabria che, fedele alle proprie origini, ci propone una versione alquanto “piccante” del pop punk. A cinque anni di distanza dall’album di debutto “Milkshake”, la band del Sud Italia torna a far rombare i motori con sei brani scoppiettanti e orecchiabili che potrebbero non dispiacere affatto ai fan di Green Day, The Offspring, Rancid e di buona parte dei gruppi sbucati fuori dalla California nell’era post-grunge.
Melodie contagiose, energia e divertimento concentrati in quasi venti minuti di musica adrenalinica e ricca di sfaccettature. I Plug Out Head sfruttano a dovere il poco tempo a disposizione, mettendo in bella mostra tutta la versatilità di una band che, nonostante la giovane età , può già contare su esperienze importanti (vedi la fortunata partecipazione al contest PostePay Rock in Roma Factory nell’estate del 2014).
Ce n’è davvero per tutti i gusti in questo lavoro breve ma convincente, per cui mi limiterò a elencare solo le caratteristiche capaci di saltare all’orecchio sin dal primissimo ascolto: gli inserti acustici e l’assolo da guitar hero di “Music To Me”; la telefonata in dialetto in “Here In The South”; la maturità in salsa alt rock di “Addiction” e “Apocalyptic Dream”; l’aggressività di “Just A Mask”, con un bel finale all’insegna delle gang vocals, e del singolo “Mad Wolf”, una mazzata hardcore micidiale come la “‘nduja.
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