Richard H. Kirk, figura seminale della scena industrial ed elettronica ma soprattutto membro fondatore dei Cabaret Voltaire è scomparso all’età  di 65 anni.

L’etichetta Mute che per prima ha condiviso la triste notizia definisce così l’artista:
Richard era un imponente genio creativo che ha condotto un percorso singolare e motivato per tutta la sua vita e carriera musicale. Ci mancherà  tanto.

Nato nel 1956 a Sheffield Kirk, ispirato da artisti come Roxy Music e Brian Eno, fondò, insieme a Stephen Mallinder e Chris Watson, i Cabaret Voltaire nel 1973.

Assoluti pionieri della musica elettronica inglese i Cabaret Voltaire esordirono con due classici del genere industrial, “Mix-Up” (1979) e “Red Mecca” (1981), attraversando successivamente cambi di formazione, di etichetta (i singoli del periodo Virgin che li portarono ad esibirsi all’Hacienda di Manchester e la firma con la Emi per il disco “Code”) e influenze sonore (house e techno su tutte).

Messo in pausa il gruppo a metà  anni 90 in seguito all’abbandono di Stephen Mallinder Kirk si imbarcò in sporadici progetti elettronici e collaborazioni riesumando il marchio come progetto solista per alcuni live e per un album, il primo in 26 anni, pubblicato nel 2020 (“Shadow Of Fear”).

Nell’anno in corso per Mute ha pubblicato due dischi di musica drone: “Dekadrone” e “BN9Drone”.