Interessante debutto quello delle Fucksia le quali lo scorso 21 ottobre hanno rilasciato “Twelve” – edito da Elastico Records – un disco che racchiude la perfetta sintesi del significato che si cela dietro il numero 12.
“Un album concepito nell’arco di 12 mesi di pandemia” – racconta il trio formato da Marzia Stano, Poppy Pellegrini aka Circuit Element e da Mariana Mona Oliboni – “in cui ognuna di noi ha superato prove molto dolorose tra cui la perdita di persone molto care, l’isolamento e la paura. Abbiamo trasformato questo dolore in musica, parole e pura energia vitale, perchè celebriamo la vita, l’istinto, la sessualità , la creatività e il potere di trasformazione del femminino”.
Il mini album si materializza attraverso sei tracce senza limiti nelle quali le “transfemministe e orgogliosamente queer”, come ama definirsi il collettivo e raccontato nel brano “I’m Freak”, è possibile ritrovare la combinazione perfetta tra synth-punk, sonorità techno e psichedelia in simbiosi con atmosfere passionali, adrenaliniche ed energiche.
Brani ricchi di contaminazioni dunque che spaziano tra la rabbia dell’opener “Silicon skin” alla psichedelica successiva “Life is a gun” incentrata sulle scelte della vita, una sorta di pillola rossa e pillola blu alla Matrix, fin’anche a concedere una parentesi in italiano con la traccia conclusiva “Tre6”, una sorta di “poesia futurista piena di giochi di parole, equivoci linguistici, assonanze e metafore”.
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