Tom McGreevy (voce solista, chitarra, basso, tastiere) ed Evan Lewis (chitarra, basso, drum machine) sono i Ducks Ltd, band di Toronto che con l’album “Modern Fiction” danno seguito al loro esordio “Get Bleak”, l’EP che li aveva fatti conoscere con il loro precedente nome “Ducks Unlimited“.

La struttura dei loro brani nasce da idee che dalle chitarre si sviluppano con le linee di basso. A questo punto   Evan   aggiunge  la base ritmica. La strumentale “Patience Wearing Thin” è una vivida illustrazione del marchio di fabbrica del duo canadese, qui arricchita dal pedal steel di Aaron Goldstein.

Chitarre dal classico suono jangle, velocità  e melodie in perfetto stile C86 per restare nel vecchio continente, Go-Betweens se vogliamo trasferirci nell’emisfero australe ( The Clean, The Chills, The Bats, Television Personalities e Felt sono altre band di cui Evan e Tom hanno una  profonda ammirazione).

Aggiungiamo la passione per i Byrds e l’ascolto dell’album dei Servents (quelli della C86) “Small Time/Hey Hey We’re The Manquès” e abbiamo elencato tutti gli ingredienti che hanno contribuito alla nascita dell’album il cui titolo prende il nome da un corso universitario, Gnosticismo e nichilismo nella narrativa moderna, roba per intellettuali che lasciamo volentieri agli amanti dei romanzi di Graham Greene.

I dieci pezzi si susseguono a buon ritmo, con chitarre effervescenti che già  in apertura (“How Lonely Are You? “) ci ricordano le veloci pennate di Peter Solowka degli indimenticabili Wedding Present.
“18 Cigarettes” colpisce senza pietà , quasi a farti male con quel ritornello “I wanted things to stay…” che scioglie anche i cuori più duri.
“Always There” con quell’arpeggino veloce nel finale è un piccolo gioiello il cui valore è impreziosito dal backing vocal di Elizabeth Stokes e dei suoi Beths che abbelliscono con i loro ricami anche “How Lonely Are You?” e “Under the Rolling Moon”.
Arrangiamenti ben curati con la presenza di archi si possono ascoltare in tutti i brani della seconda parte del disco.

Un ottimo disco che infonde sicurezza ai due artisti che possono guardare al futuro con pochi timori.