A ottobre, i Tears for Fears avevano annunciato “The Tipping Point”, il loro primo nuovo album in 17 anni, e ora sono tornati con un nuovo assaggio all’album, il brano “No Small Thing” che si allontana dal suono synthpop per il quale i Tears for Fears sono conosciuti, ma che anzi, si muove basandosi su una chitarra acustica dall’anima folk. In un comunicato stampa per il singolo, Roland Orzabal ha descritto la scrittura della canzone come il momento in cui il disco ha davvero iniziato a prendere forma, quando la band ha smesso di cercare di scrivere una hit moderna e invece ha scritto dal cuore.
“All’inizio del 2020, Curt e io ci siamo seduti insieme solo con un paio di chitarre acustiche. Era la prima volta dopo decenni. Avevamo bisogno di un incontro di menti, un riunirsi psichicamente. Stavamo letteralmente tornando al tavolo da disegno cercando un po’ di profondità , cuore e anima con cui completare il nostro album”, ha detto Orzabal. “Curt se n’è uscito con questo semplice riff folk/country, un po’ Dylan, un po’ Johnny Cash, e poi siamo partiti. Era il completo opposto di quello che avevamo cercato di fare per molti anni, cercare l’inafferrabile, moderno singolo di successo. Ci siamo sentiti improvvisamente liberi, liberi se vuoi, senza più preoccuparci del mercato, del successo, ma attingendo alle influenze della nostra infanzia. Fu a questo punto che l’intero album cominciò ad aprirsi. ‘No Small Thing’ è stata la chiave, la cosa che ha fatto diventare verde una luce rossa”.