A due anni di distanza dal suo sophomore, “Pity Party”, Liz Lawrence è ritornata a settembre con un nuovo lavoro sulla lunga distanza: dopo aver abbandonato Londra ed essere tornata nelle native West Midlands all’inizio dell’estate 2020, la musicista inglese ““ metà del duo electro-pop Cash+David e già collaboratrice dei Bombay Bicycle Club ““ ha scritto questo suo terzo LP, suonato, prodotto e registrato interamente da lei nel suo home studio chiamato The Coffin, costruito insieme al padre nel giardino di casa sua.
L’album si apre con “Down For The Run” e i suoi rumorosi synth che dettano l’anima di questo lavoro: influenze ’80s e, nonostante i testi decisamente cupi dei suoi testi, tanta voglia di divertirsi e di ballare.
“Saturated” segue poco dopo con vibe electro-pop: le melodie sono piacevoli, ma il tono malinconico dei vocals non sembra calzare molto con i ritmi della canzone.
Davvero gradevole, invece, la successiva “I’ll Go On”, con quelle chitarre che sembrano prese dai primi album di Mac DeMarco, anche se poi le influenze del brano vanno verso qualcosa di più dancey, ben distante quindi dalla produzione del musicista canadese.
“Violent Speed” è più convincente ed emotiva con quel piano supportato da un drumming deciso, mentre la voce della Lawrence sa passare a chi ascolta i suoi sentimenti.
“Birds” dimostra un’ottima sensibilità e delicatezza, prima di aggiungere beat elettronici che ci fanno ballare nostalgicamente: anche qui le nostre memorie vanno agli anni ’80.
Un album che, pur non convicendoci in tutti i momenti, sposta spesso Liz su territori sono per lei nuovi rispetto ai suoi precedenti lavori solisti, facendoci divertire in più di un’occasione e dimostrando una crescita importante con il passare dei minuti: sarà interessante vedere dove la porterà il futuro.