“The Line Is A Curve” è il titolo del nuovo album di Kae Tempest, in uscita l’8 aprile 2022 su Fiction Records. è il quarto album dell’artista di Lewisham ed è prodotto dal collaboratore di lunga data Dan Carey.
Il disco segue l’acclamata opera teatrale “Paradise” che ha debuttato al National Theatre di Londra nel 2021.
Oggi Kae rivela un nuovo singolo intitolato “More Pressure” con Kevin Abstract dei BROCKHAMPTON:
Il desiderio di Kae era che “The Line Is A Curve” fosse un album comunicativo. Il concept si è manifestato sia attraverso i contributi degli altri artisti coinvolti (Kevin Abstract, Grian Chatten dei Fontaines DC, Lianne La Havas, ássia, Confucius MC) che durante il processo di registrazione, in cui Tempest ha deciso di fare tre linee vocali in un giorno, di tre diverse generazioni di persone; un uomo di 78 anni che non ho mai conosciuto, una donna di 29, la poetessa Bridget Minamore, che è una mia cara amica e poi tre giovani fan di 12, 15 e 16 anni che hanno risposto a un post sui social
Con l’artwork scattato dal famoso fotografo Wolfgang Tillmans, l’album è descritto meglio da Tempest:
“The Line Is A Curve” parla di lasciare andare. Di vergogna, ansia, isolamento e di caduta nella resa. Di accettare la natura ciclica del tempo, crescita e amore. Questo lasciar andare spero possa sentirsi in tutto l’album. Nella musicalità , nella strumentazione, nel lirismo e nella copertina. Nel modo in cui finisce dove inizia e inizia dove finisce. Sapevo di volere la mia faccia in copertina. Per tutta la mia vita creativa, sono stat* affamat* di riflettori e disperatamente a disagio sotto di essi. Negli ultimi due album volevo sparire completamente dalle copertine e dai video. Molto riguardava la mia vergogna, ma l’ho mascherata dietro il desiderio genuino che il mio lavoro parlasse da solo, senza di me in prima linea, mercificando ciò che per me era così raro e sacro. A volte ero infastidit* dal fatto che per far uscire il mio lavoro dovevo mostrarmi. Ma questa volta la vedo in modo diverso. Voglio che le persone si sentano accolte in questo disco, da me, la persona che l’ha realizzato, e ho lasciato andare alcune preoccupazioni. Mi sento più radicat* in quello che sto cercando di fare, in chi sono come artista, come persona e in cosa ho da offrire. Provo meno vergogna del mio corpo perchè non mi nascondo più dal mondo. Volevo mostrare la mia faccia e sognavo che fosse Wolfgang Tillmans a scattare la foto di copertina.
Credit Foto: Wolfgang Tillmans