Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.
BLACK COUTRY, NEW ROAD
Ants From Up There
[Ninja Tune]
Release date: 4 febbraio
Hanno fatto il botto con l’album d’esordio, in cui hanno sapientemente mescolato le carte e ora sono attesi a un bis doveroso. I singoli lavorano molto sia su una componente tanto prog quanto drammatica ed evocativa, ma le spigolosità non mancano. Insomma si attende una band che riuscirà ad ampliare il suo raggio d’azione, uscendo dal post-rock. “Eravamo entusiasti e lo siamo stati per tutto il tempo. Quest’album è stato un piacere da suonare e produrre. Ho pure accettato l’idea che questo sarà il miglior lavoro su cui abbia potuto metter mano e lo sarà per il resto della mia vita. E va bene così”…“, così dice Tyler Hyde. E noi ci crediamo!
ANIMAL COLLECTIVE
Time Skiffs
[Domino]
Release date: 4 febbraio
“Time Skiffs”, il primo album in studio del quartetto in più di mezzo decennio, a quanto ci dicono le note stampa sembra una conversazione tra quattro vecchi amici, proprio come durante i primi anni e nel periodo di “Strawberry Jam”. Queste nove canzoni sono lettere d’amore, segnali di pericolo, osservazioni en plein air e inni di rilassamento, le trasmissioni raccolte di quattro persone che sono cresciute dentro relazioni, paternità e preoccupazioni da adulti. Ma rese con il singolare senso di meraviglia esplorativa degli Animal Collective, lo stesso di sempre. Ecco gli Animal Collective dopo 20 anni, ancora alla ricerca di cosa viene dopo.
A PLACE TO BURY STRANGERS
See Through You
[Deadstrange]
Release date: 4 febbraio
Potremmo dire che forse non troveremo sorprese nel nuovo album di questi veterani, ma in fondi dei conti le vorremmo veramente? Prepariamoci dunque al classico muro sonoro che troverà linfa e vigore da scosse telluriche di noise rock, post punk, shoegaze e psichedelia deragliante. ““See Through You” è un viaggio esplosivo che esplora i limiti della follia mentale dell’ascoltatore, offrendo contemporaneamente il gruppo di canzoni più accattivanti della discografia della band. è un cenno del capo all’ethos della scuola d’arte delle origini della band, mentre forgia una nuova e chiara direzione in avanti“, ci spiega la press-release. Grande attesa.
MITSKI
Laurel Hell
[Dead Oceans]
Release date: 4 febbraio
Durante un incontro con Zane Lowe di Apple Music, la cantante nippo-americana ha parlato del processo di lavorazione del seguito di “Be the Cowboy” del 2018. Ha rivelato che la maggior parte delle canzoni erano già state effettivamente scritte lo stesso anno in cui era stato pubblicato proprio quell’ultimo full-length e poi vari demo risalenti al gennaio 2019. “Pensavo davvero che sarebbe stato fatto prima. è solo che è stato davvero difficile fare qualcosa durante la pandemia“. Mitski ha continuato spiegando come è arrivata al suono influenzato dagli anni ’80 dell’album: “Io e il produttore, Patrick Hyland, continuavamo a trovare suoni diversi. Ad un certo punto, era un disco country. Ad un certo punto era un disco punk. E poi verso la fine, solo perchè stavamo mixando durante la pandemia e ho avuto questa sensazione, anche se molte delle canzoni sono tristi, avevo bisogno di qualcosa che fosse vivace, che desse la sensazione che stavamo facendo bene. E ho pensato, ok, gli anni ’80, proprio quando tutti erano in quella bolla e tutti si sentivano bene. Tutti avevano bisogno di tirarsi su, me compreso. Avevo solo bisogno di qualcosa che mi facesse ballare. Ed è da lì che è nato il suono“.
BIG THIEF
Dragon New Warm Mountain I Believe in You
[4AD]
Release date: 11 febbraio
Scritto e registrato in quattro distinte sessioni, il disco è un resoconto della crescita dei componenti della band come individui, musicisti e parte di una famiglia: la band ha passato cinque mesi a creare musica, realizzando 45 nuove canzoni. I pezzi migliori sono stati poi rielaborati fino a formare i 20 brani del lavoro finito. “Una delle cose che ci tiene insieme come band è la magia“, dice Adrianne Lenker, “Penso che tutti abbiamo la stessa guida e nessuno di noi ha mai parlato di cosa si tratta perchè non abbiamo saputo darle un nome, ma in qualche modo puntiamo tutti alla stessa cosa, e quando la troviamo”… sappiamo tutti che è così“. In una precedente intervista aveva detto: “Ho notato che molto di questo disco è più edificante e pieno di speranza, il che è divertente, visto il periodo in cui ci troviamo. E c’è più accettazione del sè e del paradigma attuale. I misteri dell’umanità e come tutto si sta svolgendo. Probabilmente scriverò di questo fino alla mia morte!“.
SPOON
Lucifer On The Sofa
[Matador]
Release date: 11 febbraio
Comunicato stampa abbastanza chiaro per questo disco: “Il più rock’n’roll della band. Creato in Texas, è stato il primo album che il quintetto abbia registrato nella sua città natale, Austin, in oltre un decennio“. Mentre il frontman Britt Daniel, dgioca a spiazzare: “Si tratta di rock’n’roll classico scritto da una persona che non ha mai capito Eric Clapton“. Quello che possiamo dire è che ci fa davvero piacere ritrovarli in pista.
EDDIE VEDDER
Earthling
[Seattle Surf/Republic Records]
Release date: 11 febbraio
Dovessimo basarci sul singolo “Brother The Cloud” crediamo proprio ci sarebbe davvero da preoccuparsi per la resa finale del disco, ma, insomma, si parla pur sempre di Eddie Vedder che ci ha abituato a ben altre emozioni. Sicuramente quello che ci è dato sapere è che nel nuovo album, prodotto da Andrew Watt, saranno presenti un po’ di ospiti: Stevie Wonder, Ringo Starr, Elton John oltre allo stesso Andrew Watt, Chad Smith e Josh Klinghoffer. Ancora a dicembre, Watt si esprimeva così sul disco: “Sono così entusiasta che tutti ascoltino quello che abbiamo inciso. Al momento stiamo ultimando i mix del disco e tutto il resto, sono davvero eccitato. Non voglio svelare troppo perchè è già abbastanza incredibile sentire quella voce con le chitarre e le linee di basso che ho inciso. E’ una vera celebrazione“.
ANDY BELL
Flicker
[Sonic Cathedral]
Release date: 11 febbraio
L’album è stato registrato da Andy e Gem Archer e masterizzato da Heba Kadry, mentre il suggestivo artwork di Marc Jones e Stuart Jones è basato su una vecchia foto di Andy scattata da Joe Dilworth, un estratto dalla copertina interna dell’album di debutto dei Ride, “Nowhere”. Un’immagine appropriata, come ci dicono le note stampa della Sonic Cathedral, perchè attraverso le sue 18 tracce “Flicker” è essenzialmente una conversazione tra l’Andy di oggi e il suo giovane io. “Il “‘flicker’ di cui sto parlando è quella fiamma che rende una persona ciò che è“, spiega Andy Bell. “Volevo trovarla in me stesso, così sono tornato al me stesso adolescente e mi sono fatto dare qualche consiglio su come vivere ed essere felice negli anni 2020″. “‘The View From Halfway Down”‘ riguardava il compimento dei 50 anni in un periodo di introspezione; “‘Flicker’ riguarda la raccolta degli strumenti per attrezzarmi mentalmente per la vita nel 2022 e oltre ““ post-pandemia, post-Brexit, post-verità “.
BEACH HOUSE
Once Twice Melody
[Play It Again Sam]
Release date: 18 febbraio
Praticamente un disco a puntate è quello che ci stanno offrendo i Beach House, che in modo cadenzato, attraverso Ep, hanno reso pubbliche le canzoni che poi troveranno casa comune solo il 18 febbraio in questo album. 18 brani, la mano di Alan Moulder e il solito viaggio oscuro tra suggestioni shoegaze e dream-pop. L’ultimo album aveva mostrato delle novità nel sound del duo, ora vediamo di arrivare in fondo a questo percorso per trarre le nostre conclusioni.
SPIRITUALIZED
Everything Was Beautiful
[Bella Union]
Release date: 25 febbraio
Il nuovo album degli Spiritualized arriva a quattro anni dal precedente “And Nothing Hurt” e, in tempi di pandemia, una copertina così fa già il suo effetto. Non è un caso che Jason Pierce, a proposito del Covid abbia detto: “Mi sono sentito come se mi fossi allenato tutta la vita per questo“, giusto per far capire che il lockdown non lo ha messo KO, ma anzi, ha esaltato caratteristiche che erano già pronte e allenate. Le registrazioni del disco sono avvenute in ben 11 differenti studi di registrazione, con la partecipazione di numerosi ospiti, compresa la figlia Poppy e John Coxon, oltre a una sezioni di archi e ottoni, cori e campanelli e campane della Whitechapel Bell Foundry. Pierce nel disco suona ben 16 strumenti. Si decisamente è in forma. Siamo fiduciosi.