La nostra anteprima di oggi è dedicata al video di “The Mirror”, quarto singolo estratto da “Bound”, terzo disco degli Earthset in uscita a marzo 2022. Nelle intenzioni della band, “Bound” non è solo un LP, ma un’unitaria opera d’arte che abbraccia musica, letteratura, fotografia, performance live e arti visive. Il tema centrale, le “relazioni”, umane e non, quale base su cui poggia l’esistenza, è la chiave di lettura dell’intero progetto e della scelta di registrare il disco dal vivo, in un’unica sessione senza soluzione di continuità .

Il testo del brano è ispirato al racconto “Il popolo dello specchio” di J.L. Borges, secondo cui, un giorno, il popolo che abita gli specchi smetterà  di imitare gli uomini e muoverà  guerra al nostro mondo. Lo spunto letterario serve, in questo caso, come punto di partenza di una più ampia riflessione sul concetto di “specchio”, di rapporto con la propria immagine e, in definitiva, con se stessi.

In particolare, specchio è qualsiasi cosa che restituisce l’immagine di una persona: può esserlo una superficie di vetro levigata come anche un “profilo” social. Sempre più spesso, ci accorgiamo di come le immagini di noi che restituiscono queste moderne evoluzioni del concetto di specchio non ci corrispondano; si tratta di un fenomeno che riguarda i singoli, così come l’intera società .

Nella violenza generata su internet, si cela il parallelismo con l’oscuro presagio della novella narrata da Borges: il popolo dello specchio prenderà  il sopravvento e muoverà  guerra al nostro mondo.

Saremo in grado di fermarli/fermarci?

«A quel tempo il mondo degli specchi e il mondo degli uomini non erano, come adesso, non comunicanti. Erano, inoltre, molto diversi: non coincidevano nè gli esseri, nè i colori, nè le forme. I due regni, lo specolare e l’umano, vivevano in pace; per gli specchi si entrava e si usciva. Una notte la gente dello specchio invase la terra. Irruppe con grandi forze. Ma, dopo sanguinose battaglie, le arti magiche dell’Imperatore Giallo prevalsero. Egli ricacciò gl’invasori, li incarcerò negli specchi, e impose loro il compito di ripetere, come in una specie di sogno, tutti gli atti degli uomini. Li privò di forza e di figura propria, riducendoli a meri riflessi servili. Un giorno, tuttavia, essi si scuoteranno da questo letargo magico. Il primo a svegliarsi sarà  il Pesce. Nel fondo dello specchio scorgeranno una linea sottile, e il colore di questa linea non rassomiglierà  a nessun altro. Poi verranno svegliandosi le altre forme: gradualmente, differiranno da noi; gradualmente, non ci imiteranno. Romperanno le barriere di vetro o di metallo, e questa volta non saranno vinte. » (Jorge Louis Borges, “Il libro degli esseri immaginari”)

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Artwork: Elide Blind