Dopo l’eccellente “Ignorance”, uscito a febbraio dello scorso anno per Fat Possum Records, Tamara Lindeman è già tornata con questo suo sesto LP.
Definito come il compagno proprio di “Ignorance”, “How Is It That I Should Look At The Stars”, è stato scritto nello stesso periodo del suo predecessore (intorno al 2018), in un momento di intensa creatività per la musicista e attrice di Toronto.
Registrato live in appena tre giorni, il disco contiene dieci brani dai toni vulnerabili e sensibili che preferiscono gestire le loro emozioni attraverso una strumentazione molto minimalista e delicata al leggero tocco del piano, infatti, si aggiungono, di tanto in tanto, il sax e qualche altro elemento orchestrale, in modo da dare una visione ancora più raffinata ai pezzi.
Proprio questa sua improvvisazione dona al disco una maggiore forza sotto il profilo dei sentimenti come si puo’ sentire per esempio già in “Endless Time”, che ““ nella sua semplicità – ci ricorda da vicino alcuni momenti della bravissima Regina Spektor; in pezzi come “Taught” e “Song”, invece, la canadese lascia entrare altri strumenti raffinati aggiungendo elementi jazz alla sua musica.
Ci sono inoltre altri attimi, in modo particolare in “To Talk About”, in cui i vocals di Tamara vengono accompagnati dalla voce del pianista Ryan Driver, creando duetti e armonie di grande sensibilità e molto toccanti.
Un lavoro che la Lindeman inizialmente non era nemmeno sicura di voler condividere con altre persone, questo sesto LP è un incredibile susseguirsi di emozioni che arrivano dritte al cuore, mentre la sua strumentazione scarna, ma intelligente ed elegante sembra perfetta per le atmosfere ricche di intimità che la canadese ci sa offrire anche questa volta un altro episodio di grande valore che si va ad aggiungere alla sua già preziosa carriera.
Credit Foto: Danielle Rubi