Faranno il loro esordio live il 29 marzo al Locomotiv Club di Bologna, in apertura al live di Laura Loriga. Stiamo parlando dei Mater che abbiamo già messo sui nostri radar in virtù del fatto che, andando a scavare un po’ più nel dettaglio, in formazione troviamo gente del calibro di Ronk, Fedro, Bena e Done, che si portano dietro anni trascorsi a suonare nei Phidge, negli Ostetrika Gamberini, negli Alice Meccanica. Questo ci bastava per inserirli (un po’ con titubanza dobbiamo essere sincerti, visto il loro curriculum) nella nostra rubrica Brand New, ma sopratutto per guardare con interesse alla loro proposta.
“Non lo so che figura possiamo fare, visti da fuori” dice Fedro, voce della band. “Ma ci interessa il giusto e non lo dico per snobismo. Ma perchè il motivo che ci porta qui non è legato all’impressione che vogliamo lasciare, ma al fatto che ci va di suonare. Ancora, tanto. E se quello che facciamo dovesse piacere anche a qualcun altro, tanto meglio. Per noi suonare quello che scriviamo è una festa. Chiaro che alle feste più si è e più ci si diverte“.
Dobbiamo essere sinceri, a noi quello che propongono i Mater piace, con i loro rimandi agli anni ’90 Made in USA, con quel gusto sanguigno di fare indie-rock (“Celebration Of Love” e “A Couple Of Things”) ma anche la capacità di essere attenti al particolare e alla struttura “più pop” (“Quite A Scare”), ma senza scivolare nel troppo leggero, ma anzi, restando assolutamente incisiva e magnetica. Le perle, giusto per non farvi venire la voglia di mollare la presa, stanno nel finale: l’andamento più scarno e malinconico di “Second Thoughts” e l’evocativo e slabbrato alt-rock di “King Of Pummeling” che piazza un ritornello da mandare a memoria.
Insomma, primo passo convincente ragazzi.